I guai di Brown: sanità pubblica e immigrazione

LondraSoltanto qualche giorno fa Gordon Brown (nella foto)sembrava aver recuperato il sorriso. Alcuni sondaggi della scorsa settimana dicevano che il vantaggio dei conservatori sui laburisti si era ridotto da 26 a soli 3 punti e il Premier britannico già stava considerando l'ipotesi di elezioni anticipate a giugno 2009. È stato un attimo però. Ieri l'ultimo sondaggio ha confermato ancora una volta la crisi dei laburisti, nuovamente staccati di 11 punti rispetto ai conservatori di David Cameron. Un brutto colpo per Brown che sperava di essere riuscito a riconquistare il suo elettorato proprio nel momento più difficile del suo mandato. Paradossalmente la crisi economica che sta mettendo in ginocchio il Paese aveva contribuito a rilanciare l'immagine di un premier molto più bravo a far di conto che a incantare il pubblico. Quando il sistema bancario aveva collassato Brown aveva preso decisioni coraggiose e invitato gli altri Paesi europei a fare altrettanto. L'ex tesoriere finalmente giocava in casa occupandosi di una materia spinosa, ma per lui senza segreti e l'opinione pubblica gli ha riconosciuto in questo frangente competenza e tempestività, preferendolo all'ambientalista e aitante Cameron. Ma già quando Brown contemplava l'ipotesi di andare ad elezioni anticipate, un nuovo sondaggio rivela l'ennesimo calo di popolarità. I laburisti non convincono più. Sicuramente perché Brown non ha il carisma di Blair, ma anche perché rispetto a lui non ha nulla di veramente innovativo. Le ricette laburiste non incantano più un Paese ormai molto lontano dalla «cool Britannia» che Blair aveva voluto e il governo attuale si è rivelato spesso, debole, incapace di risolvere i problemi nazionali legati alla sicurezza, alla lotta alla criminalità, all'assistenza sanitaria e sociale. Gli ultimi scandali hanno evidenziato le clamorose inefficienze di un'amministrazione pubblica che si perde un computer ogni settimana e di un sistema assistenziale che non è in grado di difendere i suoi bambini da abusi e maltrattamenti, consentendo invece inquietanti sprechi di denaro pubblico.

Sul piano della lotta all'immigrazione clandestina l'esecutivo Blair si era rivelato troppo tollerante e quello di Brown non è riuscito a tappare una falla ormai profonda. Su tutto continua ad aleggiare lo spettro di quel conflitto iracheno che aveva spezzato in due il partito e che ora divide anche i vertici militari.

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