I residenti bloccano gli scavi dell’Acquasola

Francesco Gambaro

Per sventolare l'ennesimo no al mega parcheggio dell'Acquasola, la scorsa settimana hanno scelto l'arma dell'ironia e si sono travestiti per qualche minuto da Arcangelo Merella e Bruno Gabrielli. Mentre il primo (finto) assessore affermava: «Ora i cittadini potranno respirare più benzene», il secondo rispondeva: «Ma tutta l'area, grazie al parcheggio, sarà riqualificata». Finito il siparietto, i rappresentanti del comitato Acquasola si sono tolti la maschera per ribadire - se ancora ce ne fosse bisogno - che no, loro tre piani di posteggi scavati nel parco non li vogliono. E non hanno nessuna intenzione di abbassare la guardia con Comune e Regione. Soprattutto dopo che quest'ultima - accusano in coro i cittadini - «malgrado le promesse elettorali sulla tutela del verde, vuole regalare 2,65 milioni di euro agli appaltatori del parcheggio».
Già. Tutto ruota intorno al finanziamento dell'opera. La Regione in un primo momento aveva stanziato cinque miliardi di lire, purchè i lavori prendessero il via entro il 27 dicembre 2004. La strenua difesa dei cittadini, da subito scesi in campo per proteggere il verde, ha mandato all'aria l'inizio degli scavi.
In queste settimane, però, l'amministrazione regionale sta discutendo se concedere di nuovo il cospicuo finanziamento al mega parcheggio di 500 posti auto (321 a rotazione, il resto ai residenti). Perché - lo ha ribadito anche l'assessore Merella - senza i fondi della Regione il progetto non fa un passo avanti. Lo sa bene il comitato che sabato scorso ha organizzato all'interno del parco una pentolaccia per bambini e adulti, con polenta, formaggio e salsicce per tutti. E uno spettacolo di animazione carnevalesco per i più piccoli. Il tutto allo scopo di sensibilizzare la cittadinanza contro un'opera che metterebbe una pietra tombale sul parco dell'Acquasola, «l'unica oasi verde rimasta nel centro di Genova», ricorda Andrea Agostini di Legambiente. Che aggiunge: «Siamo di fronte all'ennesima politica di svendita del verde pubblico a vantaggio degli speculatori. Bisognerebbe che il Comune avesse il coraggio di dire che le riqualificazioni si fanno senza cemento».

Come se non bastasse, a fianco dell'Acquasola, proseguono gli scavi per la costruzione della tratta De Ferrari-Brignole della metropolitana. «Per fare un buco di 49 metri hanno abbattutto cinque lecci», tuona Renata Tamma di Italia Nostra.

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