Cronaca locale

I rischi dell'omeopatia, vademecum del Comune

L'assessorato alla Salute distribuisce gratuitamente una guida sull'Omeopatica per aiutare i milanesi nella scelta dei farmaci. Una donna su due residente al Nord si cura con la medicina alternativa

Due donne su tre, fra le residenti al Nord e con un'istruzione superiore, usano medicine alternative. Ma secondo l'Istat sono in crescita anche gli uomini che sempre più volentieri si curano con agopuntura, fitoterapia e omeopatia. Per orientarsi fra gli scaffali di erboristerie e farmacie e in vista della Giornata mondiale dell'Omeopatia, (venerdì 10 aprile) il Comune distribuisce gratuitamente la nuova brochure "Omeopatia e cenni di Omotossicologia", terza uscita della collana "Quaderni della salute". L'opuscolo ha lo scopo di informare e diffondere la corretta conoscenza sull'uso delle medicine complementari. Verrà distribuito nelle farmacie e nelle biblioteche comunali.
"Milano, sede dell'Expo 2015 vuole essere all'avanguardia e, senza entrare nell'ambito della valutazione scientifica, propone ai cittadini una brochure informativa sull'uso delle medicine non convenzionali, in particolare l'omeopatia, con lo scopo di dare una corretta informazione sul suo uso - ha affermato l'assessore alla Salute Giampaolo Landi di Chiavenna - Milano non può trovarsi impreparata e deve poter garantire conoscenza e competenza ai milioni di turisti che parteciperanno a questa manifestazione, tra i quali ci saranno molti che si curano con l'omeopatia".
Oggi l'omeopatia è diffusa in oltre 80 paesi, in molti dei quali è inserita pienamente nell'ambito del sistema sanitario. In Italia la medicina omeopatica è utilizzata da 11milioni di cittadini e praticata da oltre 20mila camici bianchi.
Secondo i dati del Censis, nel 2008, oltre il 23% degli italiani ha scelto le cure non convenzionali convinti della loro efficacia e pagandole di tasca propria: un risparmio per la sanità pubblica in termini di ricoveri e altre prestazioni evitate, che ammonta a 40 milioni di euro.
Secondo l'Ispo il 65% della popolazione ha ormai dimestichezza col termine medicine non convenzionali e le conosce; per il Censis poco meno del 50% le considera utili, più del 70% vorrebbe che fossero rimborsate dal sistema sanitario nazionale. Secondo l'Istat quasi il 15% della popolazione italiana si affida a farmaci omeopatici per curare le proprie patologie e migliorare il proprio benessere.
Una recente indagine Doxa stima che un italiano su due vorrebbe che il proprio medico fosse in grado, se necessario, di curarlo con l'omeopatia e il 23% della popolazione sceglie di fatto questo tipo di cure. Inoltre, il 52% degli italiani si sente più sicuro se il proprio medico di famiglia è in grado di curarli anche con l'omeopatia.
Una recente indagine dell'Osservatorio Scienza e Società rivela che un italiano su tre ricorre all'omeopatia, almeno saltuariamente, e quasi uno su dieci lo fa con una certa assiduità. Nel 75% dei casi ciò che spinge verso questi prodotti è la percezione che abbiano minori effetti collaterali rispetto ai farmaci convenzionali. Solo un utilizzatore su cinque è convinto che siano effettivamente più efficaci.

D'altra parte, a scoraggiarne l'uso non è tanto l'assenza di prove scientifiche sulla loro efficacia, rilevante solo per il 17% dei non utilizzatori, quanto il fatto che nessuno, a partire dal medico di base, li abbia mai consigliati.
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