Lo sgombero del campo di via Rubattino è nellaria, dovrebbe ormai essere questione di giorni, ed evidentemente gli stessi occupanti hanno voluto «agevolare» il compito delle forze dellordine, malmenando e buttando fuori dallaccampamento quattro di loro. Che, dopo una sonora bastonatura, hanno chiamato la polizia per evitare guai peggiori e farsi portare in ospedale. Lallarme viene lanciato laltra sera intorno alla mezza. Quattro rom di etnia romena, chiamano il 113, sostenendo di essere stati aggrediti e malmenati. Una volante si reca sul posto e contatta i quattro, tutti con lo stesso cognome, rispettivamente di 26, 23, 20 e 19 anni: dovrebbero essere fratelli. Sono ammaccati come vecchi barattoli, barcollano per le tante botte prese e qualcuno sanguina copiosamente. Vengono fatti intervenire alcuni mezzi del 118. Due ragazzi vengono medicati sul posto, altri due finiscono invece al San Raffaele in codice giallo, gravità media: presentano diverse ferite una delle quali anche darma da taglio. Una volta rabberciati raccontano la loro disavventura. Provenienti, sembra, da un precedente sgombero, un paio di settimane fa si sono sistemati al campo nomadi, ovviamente abusivo, di via Rubattino, montando la loro tenda. Laltra sera stavano cenando quando sono stati circondati da una cinquantina di altri connazionali che senza tante chiacchiere hanno dimostrato tutto il loro «disappunto» per la presenza dei nuovi ospiti. I quattro fratelli infatti le prendono di santa ragione, calci, pugni, parecchie bastonate e anche un paio di coltellate. In qualche modo raggiungono la strada e chiamano polizia e 118.
Non cè che dire, un perfetto esempio di tolleranza e accoglienza da parte degli storici residenti di via Rubattino. Un accampamento sorto 4 anni fa e che fino a poco fa ospitava una settantina di soggetti. Poi una «migrazione» da Pioltello e da altre zone sgomberate qui e là nella provincia, ha portato il numero di residenti a circa duecento persone, tra cui una settantina di bambini.
«Laggressione della scorsa notte dimostra che il vaso è ormai colmo da tempo.
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