Titolo dellincontro: «Expo, la parola al territorio. I Comuni valore aggiunto dellevento del 2015». Appuntamento a Palazzo Isimbardi per i sindaci dellhinterland con il presidente della Provincia, Guido Podestà, e lassessore a Moda, Eventi ed Expo, Silvia Garnero. Lidea di fondo è non solo Milano ma anche Grande Milano. «Le scelte di area vasta per lExpo saranno un banco di prova della città metropolitana» sintetizza Podestà. «Porteremo lExpo nelle piazze del territorio» aggiunge la Garnero.
In prima fila tra i sindaci, in totale unottantina, arriva il neo coordinatore regionale del Pdl, Mario Mantovani, che è primo cittadino di Arconate. Si parla di valorizzazione delle aree verdi, del Parco Sud e dellIdroscalo. Tra le richieste spicca il desiderio di far partecipare anche il Parco Nord alla manifestazione del 2015. «Intendiamo valorizzare il parco del Volo di Bresso» assicura Podestà.
Cè il desiderio di far partecipare i propri Comuni allattività turistica legata allExpo, sia accogliendo i turisti negli alberghi e nelle altre strutture ricettive che valorizzando ville, cascine e musei della provincia. Loris Cereda, sindaco di Buccinasco, insiste sullacqua «peculiarità storica della nostra zona». Le segnalazioni sono tante, quante le attrazioni turistiche dellhinterland.
Altra richiesta diffusa: essere trattati come Milano nel capitolo Expo e patto di stabilità. Anche gli altri comuni che saranno interessati al passaggio delle nuove metropolitane vorrebbero che gli investimenti in infrastrutture per lExpo fossero liberati dai rigidi vincoli di spesa previsti dalla finanziaria. Il sindaco di Baranzate, Giuseppe Corbari, solleva il caso del campo nomadi abusivo: «È il più grande di Milano e confina con i terreni dellExpo».
Si discute di città metropolitana e partono le richieste di concretizzare la Grande Milano a partire dal trasporto pubblico locale, con il biglietto unico integrato valido per tutta larea metropolitana. Podestà assicura che le trattative sono in stato avanzato e che linnovazione arriverà presto: «Lassessore provinciale, Giovanni De Nicola, e regionale, Raffaele Cattaneo, stanno lavorando al progetto».
Lesigenza è di avere biglietti per cerchi concentrici e non più legati ai soli confini demaniali. Il sindaco di Bresso, Fortunato Zinni, fa un esempio che vale per tutti: «Da Bresso a Niguarda ci sono 500 metri eppure per percorrerli paghiamo il doppio del milanese che va da Niguarda e Inganni e che certamente percorre un tratto di strada molto più esteso».
Il presidente della Provincia annuisce e assicura che si andrà in questa direzione, anche se è difficile ipotizzare una tale rivoluzione prima del voto per Palazzo Marino, nel maggio prossimo.
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