I vescovi soddisfatti: «Ascoltata la nostra voce»

Lo aveva detto nei giorni scorsi, incontrando una cinquantina di dirigenti del Movimento cristiano lavoratori il cardinale Angelo Comastri, arciprete di San Pietro: «Per noi qui in Lazio è come un altro ’48». E non c’è dubbio che sia nei sacri palazzi vaticani, sia ai vertici della Cei vi sia soddisfazione per l’esito del voto, dopo la nota del cardinale Vicario Vallini e la prolusione del presidente Bagnasco, che avevano sottolineato l’importanza dei valori non negoziabili. «I vescovi hanno fatto sentire la loro voce e la loro voce non è stata fatta sentire invano», spiega al Giornale monsignor Rino Fisichella, presidente della Pontificia accademia per la vita e rettore della Lateranense, che riferendosi al Lazio aggiunge: «Un candidato con una connotazione così chiara ideologicamente, in luogo così emblematico geograficamente ci ha obbligato a una chiarificazione più netta. Ora i risultati credo debbano impegnare tutti gli schieramenti a lavorare per far uscire il Paese dallo stallo». Esulta per «le sconfitte della Bonino e della Bresso» il Movimento cristiano lavoratori, definendole «anche il risultato dell’impegno del popolo cattolico». Mentre ieri mattina, commentando la stampa del giorno, padre Livio Fanzaga, «voce» di Radio Maria, ha coniato lo slogan: «Bonino e Bresso, il cattolico non è fesso».
L’Osservatore Romano ha presentato i risultati delle elezioni regionali con un articolo nel quale si sottolinea che «secondo molti osservatori», la Lega «gode ormai di un radicamento sul territorio analogo a quello che, qualche decennio fa, riuscivano ad avere formazioni come la Democrazia cristiana e il Partito comunista». Lo scorso dicembre era stato proprio il Segretario di Stato Tarcisio Bertone, trovandosi a fianco di Roberto Cota a un convegno su don Sturzo, ad aprire al Carroccio dicendo: «Il presidio del territorio un tempo era appannaggio di vescovi e parroci... Oggi va considerato che la Lega è una forza politica fortemente radicata nel territorio». Lo stesso «primo ministro» vaticano, nelle scorse settimane aveva tenuto una lezione su cattolici e impegno politico in apertura dei lavori di Rete Italia, il raggruppamento che fa capo a Roberto Formigoni, riconfermato governatore della Lombardia.
Insiste sulla necessità di una «ripresa reale dell’educazione» il vescovo di San Marino e Montefeltro, Luigi Negri, che di fronte all’astensionismo rileva come la Chiesa «non si può accontentare del fatto che l’impegno politico sia considerato un optional per pochissimi e che i giovani mostrino una crescente disaffezione». Un’attenzione particolare è infine stata dedicata, nelle ultime ore, alla Provincia dell’Aquila, dove ha vinto il candidato del Pdl sulla presidente uscente del centrosinistra Stefania Pezzopane.

«Il voto va rispettato, è stato espresso liberamente - spiega al Giornale l’arcivescovo Giuseppe Molinari - in ogni caso la maggioranza degli aquilani sa che cosa è successo e che cosa è stato fatto dallo Stato dopo il terremoto, anche se cose da fare ce ne sono sempre tante».

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