da Milano
Crollo della fiducia dei consumatori, prezzi alla produzione surriscaldati, quotazioni delle case in picchiata, boom dei pignoramenti: con le pessime notizie in arrivo dagli Stati Uniti, quella di ieri poteva essere una giornata nera per i mercati. A salvarli, ci ha pensato Ibm con lannuncio di un piano di riacquisto di azioni proprie fino a 15 miliardi di dollari che si rifletterà positivamente sui risultati 2008, visto che il buy back si tradurrà in un aumento di 5 centesimi degli utili per azione, destinati a salire a 8,25 dollari.
Tanto è bastato per riportare un po di sereno sui listini. LEuropa, grazie a intense ricoperture, ha messo a segno rialzi compresi tra l1 e l1,5% (più 1,35% Milano), mentre a Wall Street il Dow Jones ha guadagnato lo 0,91% e il Nasdaq lo 0,75%. Big Blue è, insomma, riuscita a rendere inoffensivo il potenziale carico ribassista contenuto nelle pessime indicazioni congiunturali Usa.
La discesa a quota 75 della consumer confidence in febbraio è un segnale preoccupante, se letta come preannuncio di future flessione dei consumi privati. Già fortemente indebitati, gli americani devono fare tra laltro i conti con uninflazione montante anche a causa del petrolio, giunto ieri oltre i 101 dollari il barile, a un soffio dal record storico: i prezzi alla produzione sono infatti aumentati in gennaio dell1%. George W.
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