«Icone» racconta come si diventa indimenticabili

Personaggi che hanno segnato il tempo, la storia, la moda, l’immaginario collettivo. Personaggi definiti come icone. Icone come il programma in onda tutti i mercoledì alle 22.15 su Rai 5 condotto da Marco Ferrante che ne è anche coautore (con Claudio Moretti, Coralla Ciccolini, Michele Masneri) Un programma che tra interviste, immagini, reportage, curiosità racconta alcune delle figure più rappresentative della nostra epoca. Un’incrocio tra Sfide (il programma di Simona Ercolani che ha lanciato l’epica sportiva) e un modo analitico di raccontare i «grandi» (Ferrante ha scritto dei penetranti ritratti di personalità politico-economiche per Il foglio). Obiettivo primario di Icone è quello di spiegare quanto nella costruzione di un’icona, cioè di un personaggio in cui tutti si riconoscono, conti la leadership e la fisicità.

Attraverso questo metro analitico ha raccontato Giovanni Paolo II (forse il ritratto più riuscito per quanto riguarda la fisicità, certamente il più apprezzato), Barak Obama e, nell’ultima puntata, il fenomeno di moda-costume-economia di Giorgio Armani.