Ecco il Bari. E il momento di dimenticare la Coppa. Mimmo Di Carlo spera di ritrovare la marcia giusta in campionato, visto che di fronte oggi ci sarà l'ultima in classifica, rimaneggiata e con tanti problemi da risolvere. Il tecnico di Cassino invece recupera Nicola Pozzi che ieri ha svolto regolarmente la rifinitura con il resto del gruppo e che partirà al fianco di Pazzini. E Di Carlo si affiderà soprattutto sul numero 10 blucerchiato, visto che il bomber sta, dall'addio di Cassano, tenendo su le sorti della Samp, una delle 4 squadre della serie A, assieme a Cesena, Bologna e Napoli, ad aver finora segnato con il minor numero di giocatori diversi: sono appena 5, Cassano, Guberti, Pazzini, Pozzi e Ziegler. Da quando Cassano è stato messo fuori squadra, la Sampdoria ha infatti segnato in gare ufficiali 6 reti (5 in A, una in Europa League), tutte firmate da Giampaolo Pazzini. Questo basta a far capire l'importanza del giocatore.
Per quanto riguarda la difesa, non ce la fa invece Lucchini e Di Carlo proporrà Cacciatore a destra, al posto di Zauri, sempre out, e Volta: «Con il Bari ha spiegato lallenatore - dobbiamo ripartire, senza cambiare mentalità e obiettivi: dovremmo cercare di fare il meglio possibile in campionato e speriamo di avere un po' di fortuna in Coppa Italia, quella che non abbiamo avuto in Europa League». Eppure l'aria intorno alla Samp non trasmette la stessa fiducia che ha il tecnico. Prima l'esclusione dalla Champions, poi il caso Cassano e infine l'eliminazione dall'Europa League. A complicare le cose anche le dichiarazioni del presidente Garrone, soprattutto su Angelo Palombo. Insomma oggi la gara sarà da vincere per spazzare via quest'aria senza entusiasmo che aleggia da un po' su Bogliasco: «Ma col Bari sarà difficile - spiega Di Carlo -. Nonostante lultima posizione in classifica, hanno una loro identità, giocano aperti, molto ampi e hanno un grande equilibrio di squadra. Dovremmo rispettare il Bari cercando di sfruttare il 2 contro 2 centrale. Dobbiamo fare quadrato, dimostrare di essere squadra. Per arrivare ai tre punti servono ritmi intensi: abbiamo i valori e le qualità per farlo. Credo che contro il Psv coi tre mediani sia andata abbastanza bene, ma questa squadra nasce col dna del 4-4-2. Dipenderà tanto da come staranno esterni e centrocampisti; quello che però conta è l'atteggiamento, la voglia di vincere. E noi dobbiamo farlo con concretezza ed equilibrio, aggressività e intensità».
Insomma Koman dovrebbe, stando alle parole del tecnico, tornare in panchina con Mannini ancora a destra e con Guberti a sinistra. I numeri, e soprattutto la classifica, sono tutti dalla parte della Sampdoria, a parte uno: il tecnico della Sampdoria, è stato sempre sconfitto nei 3 precedenti ufficiali da Giampiero Ventura. Che piange per gli assenti: «Leggo dramma Sampdoria senza Cassano e Lucchini e mi vien da ridere, a noi mancano oltre dieci giocatori.
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