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Ifil, 250 milioni per i futuri investimenti

da Milano

L’Ifil, holding del gruppo Agnelli, chiude i primi tre mesi dell’anno con un utile in calo e lancia un’obbligazione tra 150 e 250 milioni con il quale si prepara a effettuare nuovi investimenti. Ma lo scandalo che ha investito la controllata Juventus ha aleggiato sul cda presieduto da Gianluigi Gabetti. Al club bianconero, di cui la società è il primo azionista, il comunicato diffuso al termine della riunione dedica poche righe: dice semplicemente che si è preso atto delle dimissioni del consiglio. Ma proprio le sorti della squadra sono tra i motivi del forte calo a Piazza Affari dove hanno frenato tutti i titoli della galassia: l’Ifil, nonostante i conti positivi, lascia il 5,64% (4,76 euro) e la cassaforte Ifi il 4,46% (18,45 euro). La holding d’investimenti, azionista di controllo di Fiat Group, incassa intanto un importante successo: il Tribunale di Torino ha infatti respinto le richieste di K Capital, il fondo che aveva fatto causa nel 2003 asserendo di essere stato danneggiato dal riassetto Ifi-Ifil. Ora K Capital dovrà pagare le spese legali. I primi tre mesi della holding torinese vanno in archivio con un utile consolidato del gruppo di 67,3 milioni contro gli 81,4 milioni dell’analogo periodo 2005, ma la flessione è dovuta sostanzialmente - spiega la società - alla riduzione del risultato del Gruppo Fiat (che nel primo trimestre del 2005 comprendeva il ricavato dei proventi da Gm), compensata solo parzialmente dal miglioramento dei risultati delle altre controllate e collegate operative. Per l’esercizio è previsto un risultato positivo della Spa, ma anche a livello consolidato, sebbene inferiore a quello del 2005, che ha costituito il risultato più alto conseguito nella storia del gruppo.

Con il bond, destinato a investitori italiani ed esteri con una durata massima di cinque anni, l’Ifil vuole invece tenersi pronta per i nuovi investimenti ai quali sta lavorando l’amministratore delegato Carlo Sant’Albano, con un occhio a Italia, Francia, Svizzera, India e Cina. Riunione, ieri, anche per il consiglio di amministrazione della cassaforte Ifi che ha chiuso il trimestre con un utile consolidato del gruppo di 41,5 milioni di euro.

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