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Immigrati Arresti e espulsioni a decine

Continuano senza sosta e ormai in tutte le zone della capitale, nell’ambito del «Patto per Roma Sicura», le operazioni delle forze dell’ordine nel tentativo di smantellare e reprimere l’immigrazione clandestina, e il giro di vite che si sviluppa intorno a essa.
Sei persone arrestate, ventiquattro denunciate e quasi quattrocento identificate, delle quali sessantatrè sono state trasferite presso il gabinetto di polizia scientifica e l’ufficio immigrazione per la verifica della loro posizione sul territorio nazionale, per essere successivamente espulse.
È questo il bilancio di quindici giorni di controlli effettuati dalla polizia nel rione Esquilino nelle prime due settimane del mese di novembre, con verifiche in ogni stabile e in tutte le attività commerciali. Nel corso delle perquisizioni gli agenti hanno scoperto otto pensioni abusive, gestite da extracomunitari, che davano alloggio, previo pagamento di tariffe comprese tra gli ottanta e i trecento euro mensili, a connazionali senza permesso di soggiorno.
In via Principe Amedeo e in via Napoleone III nei pressi della stazione Termini, invece, sono stati sequestrati sei appartamenti tra i sessanta e i settanta metri quadrati, trovati in condizioni igienico-sanitarie disastrose, all’interno dei quali erano stipati fino a trenta posti letto per ognuno.
Gli inquirenti hanno rilevato che il canone d’affitto tra proprietari e locatori prevedeva il pagamento di una somma mensile che variava dai quattrocento ai seicento euro al mese, e che i gestori riuscivano a triplicare i profitti, incassando fino a duemila euro. Gli agenti hanno notificato ventisei multe per un importo di circa trentamila euro con proposte di chiusura per le attvità abusive. Tutti i responsabili sono stati denunciati a piede libero per aver favorito la permanenza in Italia di clandestini a scopo di lucro.
In quest’ultimo periodo, inoltre, la polizia ha intensificato notevolmente a Roma e nella provincia le operazioni contro il commercio abusivo e la prostituzione su strada.
Nello specifico, per quanto riguarda l’attività antiprostituzione sono state schedate nel litorale due ragazze romene, una nordafricana e un transessuale brasiliano.
A Ostia gli agenti hanno confiscato un locale adibito a cento benessere, il «Thè Verde», ma che in realtà fungeva da casa d’appuntamenti. Tre pregiudicati sono stati fermati. Si tratta di un quarantottenne cinese che deve rispondere di favoreggiamento all’immigrazione clandestina e di due suoi connazionali, rispettivamente di quarantaquattro e quarantacinque anni, accusati entrambi di corruzione e sfruttamento della prostituzione. Una decina di ragazze, tutte asiatiche, sono state schedate e quasi ventimila euro in contanti sequestrati
Durante un servizio di controllo, che ha interessato nella notte tra mercoledì e venerdì i quartieri Aurelio, Prenestino, San Basilio, Fidene, Trastevere, Viminale e Castro Pretorio, i militari hanno arrestato due lucciole nigeriane, un transessuale argentino e uno brasiliano perché trovati senza i documenti necessari per rimanere nel territorio. Una prostituta romena di appena sedici anni è stata accompagnata in un centro d’accoglienza per minori «Virtus Ponte Mammolo», il tribunale deciderà nei prossimi giorni se estradarla.
In totale le ragazze controllate dal trenta ottobre scorso sono più di centocinquanta, più della metà sono finite in manette, quasi duecento le contravvenzioni elevate dagli agenti, molte di queste a clienti, per violazione dell’ordinanza emanata a settembre dal sindaco Gianni Alemanno.


Per quanto concerne l’attvità di contrasto del commercio illegale, sono stati effettuati decine di sequestri penali e amministrativi, per un totale di sessantasette articoli falsi pignorati tra capi d’abbigliamento, ombrelli, borse, foulards e cinte, riportanti le «griffes» dell’alta moda italiana.
Un latitante bosniaco e un cinese sono stati espulsi, quattro cittadini pakistani sono stati controllati e denunciati in stato di libertà.

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