Indagini in Inghilterra dopo gli attentati a Stoccolma

LondraLa polizia britannica ha perquisito l'abitazione dove si crede abbia vissuto insieme alla moglie e ai figli Taimour Abdulwahab al-Abdaly, il presunto kamikaze dell'attentato di Stoccolma. Sebbene il corpo non sia stato ancora ufficialmente identificato, ieri il capo della Procura svedese ha dichiarato che si tratterebbe dell'attentatore morto nella seconda esplosione avvenuta nella capitale. L'uomo, nato in Irak, aveva vissuto a lungo in Gran Bretagna e per questo nella notte tra domenica e lunedì,la polizia ha provveduto a circondare l'abitazione di Luton, in Bedfordshire, dove il sospettato sarebbe stato visto insieme alla famiglia non più tardi di un paio di settimane fa, almeno secondo la testimonianza di un tassista citata dal quotidiano Daily Telegraph. Non è chiaro al momento dove si trovino la moglie e le figlie di Abdaly. Durante le ricerché non sono stati effettuati arresti e non è stato rinvenuto materiale sospetto.
Sempre ieri si è appreso invece che in passato l'uomo, che domenica avrebbe compiuto 29 anni, era stato cacciato dalla moschea locale che frequentava abitualmente proprio a causa delle sue idee troppo radicali. Secondo quanto dichiarato ai giornalisti dal direttore del centro islamico di Luton, nel 2007 Abdaly si era fatto notare per la sua «visione distorta dell'Islam». Alcuni membri del centro l'avevano accusato di tentare di reclutare altri estremisti come lui e a quel punto l'uomo aveva abbandonato la moschea e non si era più fatto vedere. «In quel frangente ci siamo sentiti molto a disagio - ha raccontato il direttore del Centro, Abdul Qadeer Baksh - ma non potevamo etichettarlo come un terrorista, di certo non potevamo definirlo come una persona pericolosa. Quello che diceva avrebbe potuto essere soltanto un'idea politica quindi potevamo solo sfidarlo su quel piano e sperare di riportarlo sulla giusta via. Soltanto dopo aver tentato e ritentato molte volte e dopo aver compreso che stavamo fallendo abbiamo discusso pubblicamente il problema». Baksh ha anche raccontato al Daily Telegraph che l'attentatore riteneva che i governi occidentali non avessero diritto di venir coinvolti nella gestione dell'Irak o dell'Afghanistan e incitava ad occuparsi direttamente di queste cose perché a suo parere le moschee tradizionali non facevano abbastanza.
Già in passato il nome del Centro era stato affiancato a quello di gruppi estremisti come al-Muhajiron, ma Baksh ha dichiarato che tutti i membri vigilano continuamente sui possibili infiltrati. Dopo l'attentato di Stoccolma qualche politico locale già ammette che forse sarebbe stato meglio fare qualche controllo in più su quel ragazzo un po' troppo focoso, anche perché Luton è riconosciuta da tempo come la patria inglese dell'estremismo islamico. Qui nell'ultimo decennio sono cresciuti e si sono incontrati molti altri terroristi tristemente noti, sempre qui hanno gettato le fondamenta dei loro discorsi intrisi d'odio predicatori come Omar Bakri Mohammed e Abu Hamza. Quanto ad Abdaly, sembra fosse alla ricerca di una seconda moglie. Sul sito web Muslima, riservato ai cuori solitari, si presentava come un fisioterapista laureatosi all'università del Bedfordshire. Diceva di essersi trasferito in Svezia nel 1992 e di essere andato in Gran Bretagna a studiare.

Raccontava di essersi sposato nel 2004 e di avere due bambine. Non disdegnava l'utilizzo di siti molto occidentali come Facebook anche se su quest'ultimo sognava la venuta del giorno del giudizio, illustrato dall'immagine apocalittica del Tower Bridge travolto dall'acque.

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