«Indignados» anti-partiti: si allarga la protesta

Madrid Il movimento di protesta contro la disoccupazione e i partiti in corso da alcuni giorni nella Puerta del Sol di Madrid e in altre città spagnole non sembra accennare a spegnersi, e oggi ha costretto il premier José Luis Zapatero a prendere una posizione. Il leader socialista ha ammesso che la folla che manifesta «ha le sue ragioni», mentre la Corte Costituzionale ha dato ragione ai manifestanti consentendo di convocare nuovi cortei anche per la «giornata di riflessione» di sabato, vigilia delle elezioni amministrative.
«Occorre ascoltare e mostrare sensibilità perché esistono delle ragioni per le quali vengono espressi questo malcontento e queste critiche: anche i partiti devono sicuramente migliorare», ha spiegato Zapatero intervistato dalla rete televisiva spagnola Tele 5.

I manifestanti del «Movimento 15-M» (o degli «Indignati») mostrano una matrice anarcoide e vicina alla sinistra estrema: denunciano il sistema politico dominato dai grandi partiti e reclamano maggior giustizia sociale. Resta da vedere quale potrà essere l’impatto del movimento sulle elezioni amministrative in programma domenica, nelle quali il partito socialista al potere viene dato come nettamente sfavorito.

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