Roma - A maggio l’indice della produzione industriale ha registrato un calo 6,6 per cento rispetto a maggio 2007 e una diminuzione dell’1,4per cento rispetto al mese di aprile. Ancora una volta l’Istat snocciola dati proccupanti sulla situazione economico-finanziaria del Belpaese che, nell'ultimo anno, ha visto la produzione industriale calare sensibilmente.
L'indice di produzione Nel confronto tra il periodo gennaio-maggio 2008 e quello del 2007, l’indice, rileva l’Istat, ha presentato una diminuzione dello 0,9%. L’indice della produzione corretto per i giorni lavorativi ha registrato in maggio una diminuzione tendenziale del 4,1% (i giorni lavorativi sono stati 21 contro i 22 di maggio 2007), mentre nella media dei primi cinque mesi del 2008 il medesimo indice ha segnato un calo dell’1,1% rispetto al corrispondente periodo del 2007 (i giorni lavorativi sono stati 105 come nel 2007). L’indice della produzione industriale corretto per i giorni lavorativi ha segnato, nel confronto con maggio 2007, variazioni negative per i raggruppamenti dell’energia (-6,9%), dei beni intermedi (-5,3%), dei beni di consumo (-2,8% il totale, -6,9% i beni durevoli, -1,7% i beni non durevoli) e per beni strumentali (meno 2,7 per cento). Nel confronto tra il periodo gennaio-maggio 2008 e lo stesso periodo dell’anno precedente, si è registrato un incremento dello 0,9% per l’energia. Hanno registrato variazioni negative i raggruppamenti dei beni intermedi (-2,5%), dei beni di consumo (-1,1% il totale, -3,7% i beni durevoli, -0,3% i beni non durevoli) e dei beni strumentali (-0,2%). Gli indici destagionalizzati dei raggruppamenti principali di industrie, rispetto a aprile 2008 sono diminuiti del 3,7% per l’energia, del 3,1% per i beni di consumo (-3,2% i beni non durevoli, -3% i beni durevoli), del 3% per i beni strumentali e dell’1,8% per i beni intermedi.
I segni positivi Nel mese di maggio 2008 l’indice della produzione industriale corretto per i giorni lavorativi ha segnato variazioni positive solo nei settori dei mezzi di trasporto (+0,7%) e delle macchine e apparecchi meccanici (+0,1%). Le diminuzioni più marcate hanno riguardato i settori delle raffinerie di petrolio (-14,4%), del legno e prodotti in legno (-11,8%), delle estrazioni di minerali (-11,7%) e della lavorazione dei minerali non metalliferi (-7,8%). Nel confronto tra i primi cinque mesi del 2008 e il corrispondente periodo del 2007, gli aumenti maggiori si sono registrati nei settori dell’energia elettrica, gas e acqua (+4,7%), delle macchine e apparecchi meccanici (+3,5%) e dei mezzi di trasporto (+3,2%). Le diminuzioni più ampie hanno riguardato i comparti del legno e prodotti in legno (-8%), delle raffinerie di petrolio (-7,3%) e delle pelli e calzature (-7,1%).
La preoccupazione di Confindustria "E' un dato molto brutto. Da tempo sottolineiamo che l’economia sta andando male. C’è preoccupazione massima". Così il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, commenta a margine dell’assemblea dell’Autorità per l’energia il dato Istat sulla produzione industriale.
"Da tempo - ha detto la leader degli industriali - sottolineiamo che l’economia sta andando male, bisogna fare attenzione perché siamo in una fase di peggioramento della congiuntura quindi la nostra preoccupazione è massima".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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