Inghilterra, alle 13enni il vaccino anti-bebé

Il piano del governo: per prescrivere l'anticoncezionale non sarà necessario il consenso dei genitori. E' un modo per limitare le 23mila gravidanze indesiderate di minorenni ogni anno. La polemica: "Legittima comportamenti irresponsabili"

Inghilterra, alle 13enni il vaccino anti-bebé

Londra - Un «vaccino» anticoncezionale a lunga durata anche per le tredicenni, da somministrare con un’iniezione. È questa l’ultima idea che il governo britannico ha messo in campo percombattere ilproblemadelle gravidanze indesiderate tra le giovanissime. La proposta, che fa parte di un pacchetto più ampio d’iniziative, ha già suscitato non poche polemiche nel Paese. Sebbene la Gran Bretagna sia lo Stato europeo con il numero più alto di gravidanze tra minori, l’idea che siano proprio le autorità ad incoraggiare l’uso di un sistema anticoncezionale fin dalla scuola secondaria, desta molte perplessità.

Secondo il piano governativo infatti, perfino una ragazzina di tredici anni potrebbe richiedere, senza la necessità del consenso dei genitori, un’iniezione contraccettiva adazione prolungata. Nelle lettere inviate dal ministero della Sanità e dellapianificazione socialealleamministrazioni di 21 aree dove l’incidenza delle gravidanze fra minori è in costante aumento, vengonoperfinoindicati inomi di alcuni prodotti altamente raccomandati la cui efficacia dura 12 settimane. Vengono somministrati attraverso delle iniezioni di farmaco oppure impiantando un dispositivo per il rilascio del medicinale nel braccio. Ma il progetto prevede anche la realizzazione futura di vere e proprie cliniche della contraccezione dove un’adolescente potrebbe recarsi e dove le potrebbero venir suggeriti altri metodi anticoncezionali anche molto più invasivi e duraturi. Sempre il ministero della Salute staperstanziare deifondidautilizzare per inviare degli sms informativi sulla contraccezione alle ragazze che ne facessero richiesta. In Inghilterra, soltanto il 7 per cento delle donne fa uso dell’iniezione o dell’impianto, sistemi largamente utilizzati invece in America. L’Istituto nazionale per la salute britannico ha stimato che l’operazione potrebbe riuscire ad evitare fino a 73mila gravidanze non pianificate ogni anno per non parlare degli aborti.

Soltanto lo scorso anno sono state più di ventimila le interruzioni di gravidanza operate su minorenni. E già ora una scuola secondariasutrehaalsuointerno una sorta di consultorio dove gli studenti possono ricevere preservativiepillole del giornodopo. Lanuovapropostatuttaviahadestatoparecchiosconcerto. I più critici affermano che la prescrizione di ormoni a delle ragazzine che si trovano nella fase più delicata della crescita potrebbe rivelarsi pericolosa su altri fronti. «Esistono dell preoccupazioni concrete a riguardo - ha dichiarato il dottor Hans Christian Raabe, coordinatore di un’organizzazione cristiana - l’usoprolungatodi simili farmaci potrebbe avere effetti negativianchesullo sviluppo del sistema osseo».

Accanto ai dubbi di natura medica permangono quelli etici. Negli ambienti più conservatorisi ritienecheunsimile progettopossaportare soltanto alla legittimazione di una promiscuità ancora più esasperata di quella attuale tra i giovanissimi. Infine c’è chi ritiene che il nuovo sistema sia destinato a fallire perché «ciò che serve è un cambiamento nei comportamenti dei giovani». Anche molti genitori si sono dichiarati contrari.

«Alla fine ritengo che il sostegno della famiglia, degli insegnanti e degli operatori sanitari possa essere più utile di tutto il resto» ha dichiarato Kevin Taylor, padre di una ragazza rimasta incinta a 14 anni e tuttavia contrario all’iniziativa del governo.

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