Sarà solo un fatto di cronaca, un caso, una disgrazia accidentale. Del crocifisso dedicato a Wojtyla, caduto su un ragazzo disabile che abitava in via Giovanni XXIII, tutti hanno detto così. Ma non tutti l'hanno pensato. E la rete si è riempita di blog profetici. Per chi non crede alla fede e ai miracoli, è solo superstizione. Ma la Chiesa, la Chiesa che vive nel segno della fede e della presenza del divino nella storia umana, la Chiesa che figura un Dio partecipe alla vita degli uomini e che combatte ogni giorno col Demonio, anch'esso attivo sulla terra, come ripete Papa Francesco, la Chiesa che si accinge a proclamare proprio quei due papi prima citati come santi in virtù dei miracoli, può davvero far finta di nulla e dire che si è trattato di caso e disgrazia? Se credi ai miracoli devi credere anche al loro rovescio.
La Chiesa che per millenni ha vissuto nel solco di quei segni, e nella Croce apparsa in cielo ha edificato il suo cammino e convertito gli imperi (in hoc signo vinces), potrà non dar peso a quel segno? Così fu con la colomba: se usi la colomba come simbolo di pace, non puoi negare poi valore simbolico alla colomba papale uccisa in san Pietro da un corvo.
La Chiesa che è madre dei simboli e parla il linguaggio dei simboli, non può ignorare ora il funesto presagio del suo simbolo supremo, la Croce. Se lo fa, finge, per rassicurare i fedeli come bambini; o peggio dichiara finzione tutto quello in cui fa credere i suoi devoti. La Croce è un simbolo schiacciante, non può eluderlo...- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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