Ma per una volta volete sentire la sua versione? Non di Priebke, parlo di Mussolini Benito, nato compagno, vissuto da duce, ucciso da carogna. Come ci racconterebbe la storia, non solo la sua, ma quella d'oggi, fino a Berlusca e Letta? L'idea originale di vedere la storia d'Italia con gli occhi del dux non è di un neofascista, ma di un conservatore scanzonato (stavo per dire spettinato, ma non è il caso). È Roberto Gervaso, uno dei primi scrittori ad affacciarsi in tv col suo papillon, allievo e coautore di testi con Indro Montanelli, e di tante, godibili opere di divulgazione storica. Come questa, Lo stivale zoppo (Mondadori) dove il duce docet, con mite buon senso e un po' d'ironia. Il libro dello pseudo-Benito fa il paio per anticonformismo col recente e documentato Compagno Mussolini (ed. Rubbettino), scritto da Nicholas Farrell, uno stravagante inglese che vive a Predappio, e dunque mussoliniano per ius soli, e da Giancarlo Mazzuca, romagnolo di sangue.
Con Gervaso ho avuto rari ma divertenti incontri e perfino un divertente incidente. Anni fa mi mandò un suo libro con dedica ma gli tornò indietro con vari insulti e l'invito a non mandare più le sue porcherie.
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