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Alto Adige, volano i secessionisti. Svp più debole, FdI primo tra i partiti in lingua italiana

La Suedtiroler Volkspartei (Svp) resta il primo partito in Alto Adige ma dalle urne esce indebolita rispetto al passato. Il partito della premier Giorgia Meloni è il primo tra i partiti di lingua italiana con il 7,8%, potendo così rivendicare a pieno titolo un posto in giunta

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In Alto Adige la giunta provinciale Kompatscher ter parte decisamente in salita. La Suedtiroler Volkspartei (Svp) esce decisamente indebolita dalle elezioni provinciali, calando rispetto al 2018 dal 38,8 al 32,9%. Lo stesso vale anche per il partner di coalizione la Lega, che cinque anni fa fu il primo partito di lingua italiana con il 14% ed ora si ritrova al 4%, sorpassata da Fdi e addirittura Pd.

Si tratta comunque di dati parziali (55,4% delle sezioni scrutinate). La formazione della nuova giunta sarà tutt'altro che facile, anche a causa di alcuni veti incrociati. Il partito della premier Giorgia Meloni si guadagna, come detto, la prima posizione tra i partiti di lingua italiana con il 7,8%, potendo così rivendicare a pieno titolo un posto in giunta. Nel 2018 si fermò al 2,3%. Il Pd sostanzialmente tiene (scende dal 5,1 al 4,6%). La Civica e la lista no vax Vita stanno al 3,4 e al 2,7%, mentre crollano sotto l'un percento M5s (0,9), Forza Italia (0,8) e la lista Centro Destra dell'ex leghista Filippo Maturi (0,8). Sul versante tedesco si nota una polarizzazione del voto, tra forze di destra e quelle liberali.

Alle spalle della Svp si conferma, nonostante è significativo calo, il Team K dell'ex grillino Paul Köllensperger (10,5 contro il 14,2 del 2018), mentre la Süd-Tiroler Freiheit fondata da Eva Klotz si piazza sul gradino più basso del podio più che raddoppiando il risultato della scorsa tornata elettorale (dal 4,6 al 9,3%). Bene anche i Verdi che salgono dal 6,6 al 8,8%. La vera sorpresa (annunciata per certi versi dal successo sui social) è quella dell'ex comandante degli Schützen Jürgen Wirth Anderlan, che - partendo dal nulla - ha raccolto il 5,3% dei consensi con slogan anti-migranti e no vax. Anche la lista dell'ex assessore Svp Thomas Widmann entra in consiglio provinciale, ma si ferma al 3,5%. Il direttivo della Volkspartei si riunisce domani all'alba per discutere il da farsi. Pesa il voto in linea con i sondaggi più pessimisti. Per quanto riguarda la nuova giunta, la Svp dovrà fare i conti con una Lega indebolita, mentre Fdi busserà con insistenza alla porta. Resta, infine, il rebus del partner tedesco, che per la prima volta sembra indispensabile.

Suedtiroler Volkspartei: "Abbiamo pagato alcune decisioni sofferte"

"Abbiamo perso. Questo è fuori discussione. Abbiamo perso due consiglieri, mentre avevamo calcolato di perderne uno". Lo ha detto il segretario della Svp Philipp Achammer dopo le provinciali in Alto Adige. "In consiglio provinciale avremo dodici partiti, un numero impressionante. Siamo il partito più forte con 13 consiglieri ma garantire la stabilità sarà molto difficile. Formare una giunta sarà molto difficile. I cittadini evidentemente non hanno avvertito il pericolo di perdita di stabilità politica, ma l'esito elettorale va sempre accettato", così Achammer che ha precisato che sul suo futuro come segretario Svp deciderà il partito. Secondo Achammer, la giunta ha pagato alcune decisioni sofferte prese durante la legislatura, come durante la pandemia. Anche il governatore Arno Kompatscher ha evidenziato la forte frammentazione in consiglio provinciale, "pure con posizioni estreme". L'andamento della Svp è in linea con l'andamento dei partiti popolari in Europa. Nonostante il calo di consensi il presidente ha definito "più che soddisfacente" il fatto che oltre il 60% degli elettori Svp gli abbia dato la preferenza. Il calo di rappresentanti italiani da 8 a 5 è "un dato storico". Lo statuto prevede comunque la rappresentanza italiana in giunta. Kompatscher si è detto soddisfatto del risultato elettorale di Hubert Messner, l'ex primario e fratello di Reinhold a questo punto è l'assessore alla sanità in pectore.

Brutte notizie dalle urne anche per la Lega

Brutte notizie dalle urne anche per la Lega. La Lega altoatesina alle provinciali scende dall'11,1% di cinque anni fa al 3%. Nessuno degli eletti del 2018 è stato riconfermato e l'unico eletto della lista, il sindaco di Laives Christian Bianchi, non è del Carroccio. Duro il commento dell'assessore uscente Massimo Bessone. "La Lega è un ideale, la Lega è federalismo e autonomia. Purtroppo questi valori molto alti sono stati mal interpretati e sono stati fatti troppi personalismi qui in Alto Adige", ha detto Bessone. "Non puoi cercare di comprare Maradona quando sei allenato da Oronzo Canà. Qualcuno ha voluto distruggere e ha distrutto. E' un peccato. Invece di puntare sul bene degli elettori del partito si è cercato di personalizzare il partito e di distruggere chi era forte e amato". In merito al fatto che l'unico eletto sulla lista del Carroccio non sia neanche leghista, ovvero Bianchi, Bessone ha detto che "Bianchi ha colto l'occasione e ha fatto il suo gioco. Gli è stato fatto questo regalo di fronte al regalo fatto da lui a Bosatra alle scorse politiche. La Lega purtroppo non è più della Lega. Di tutti gli eletti della scorsa legislatura, incluso due assessori e un presidente del consiglio, nessuno è più presente. Senza rappresentante in consiglio provinciale sarà difficile presentarsi alle comunali".

Soddisfazione contenuta per Team K

C'è una soddisfazione contenuta da parte del Team K che ha perso due seggi rispetto alle precedenti elezioni del 2018. "Alla fine uno spera sempre in qualcosa di più, il trend ci dava in crescita. Ci siamo fermati a 4 seggi, comunque siamo il secondo partito più votato in Provincia e questo è comunque un risultato rispettabilissimo, ci siamo affermati ad alti livelli e con questo si può lavorare", così il leader del Team K , Paul Köllensperger. "Noi in questi cinque anni ci siamo contraddistinti dall'essere il partito più forte dell'opposizione che controlla la Giunta, anche per bene. I nostri temi erano il caro visti, il costo delle case, gli stipendi, lo stop alla svendita delle nostre Dolomiti. Purtroppo questa campagna elettorale ha premiato molto di più chi parlava di criminalità e immigrazione, sono i temi notoriamente più delle destre", conclude Köllensperger. Soddisfazione anche in casa dei Verdi altoatesini che confermano i loro tre seggi in Consiglio provinciale. La leader Brigitte Foppa dice: "Sono molto contenta, 9 per cento, oltre 25.000 voti, è il miglior risultato della nostra storia in consiglio provinciale. Abbiamo una frazione consiliare molto giovane, di colpo sono la più vecchia e questo significa che il futuro dei verdi ora è segnato", così Foppa.

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