Più poteri per Raffaele Cantone. Il presidente dell'Autorità anticorruzione è stato nominato dal governo anche commissario straordinario dell’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici. La norma rientra in un maxi pacchetto sulla pubblica amministrazione che, oltre a combattere la corruzione, punta a semplificare il più possibile le leggi che regolano l'edilizia. Non ci sarà, infatti, bisogno di sospendere i lavori per accertare le varianti in corso d’opera: basterà una segnalazione accertata.
L’Anticorruzione, che incamera le funzioni dell’Autorità sugli appalti, si dovrà concentrare sui compiti di trasparenza e prevenzione della corruzione nella pubblica amministrazione. Il governo ha, poi, rivisto il sistema della sanzioni. In caso di irregolarità essenziali ma sanabili nelle procedure di affidamento degli appalti, per mancanza o incompletezza della documentazione, è prevista una sanzione compresa fra l’uno per mille e l’uno per ceto del valore della gara e in ogni caso non superiore a 50mila euro. È previsto un termine di dieci giorni per pagare la sanzione, pena del mancato pagamento l’esclusione dalla gara. In caso di irregolarità non essenziali, non è richiesta alcuna sanzione. Vengono soppresse le norme sulla responsabilità fiscale solidale dell’appaltatore, rispetto agli obblighi dei subappaltatori. Accelerati i tempi per i procedimenti di fronte ai giudici amministrativi in materia di appalti pubblici. L’udienza viene fissata d’ufficio entro trenta giorni dalla scadenza del termine per la costituzione delle parti e viene prevista la sentenza in forma semplificata.
Le funzioni in materia di misurazione e valutazione della performance degli enti
passeranno, invece, al dipartimento della funzione pubblica della presidenza del Consiglio. Entro fine anno dovrà presentare un piano per la soppressione dell'Autorità di vigilanza sui contratti pubblici.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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