La Lombardia di Roberto Formigoni è ancora al centro del ciclone. Sulla Regione si è abbattuta oggi l'accusa di voto di scambio, diretta contro Domenico Zambetti, assessore regionale alla Casa.
Zambetti avrebbe ricevuto un pacchetto di preferenza alle regionali del 2010, in cambio di 200mila euro consegnati a due colletti bianchi della 'ndrangheta. Un'accusa pesante, che non piace per nulla agli esponenti della Lega a Palazzo Lombardia.
Gli uomini del Carroccio si riuniranno questa sera. Un incontro d'urgenza, annunciato dal segretario della Lega, Matteo Salvini, per ribadire lo sconcerto di un partito nato "per combattere mostri come la 'ndrangheta". Proprio il segretario ha ricordato questa mattina il ruolo di governo occupato negli anni passati da Roberto Maroni, "il miglior ministro anti-mafia di sempre". E annunciato che la Lombardia reagirà alla situazione, come "ha sempre reagito".
"Al voto subito"
A chiedere un segnale tangibile alla Lega è anche il centrosinistra. Pd, Idv e Sel domandano a gran voce che la Lombardia torni a votare e alla Lega di battere un colpo. Maurizio Martina, segretario regionale del Pd, ha parlato di "una situazione drammatica", un "punto di non ritorno" giunti al quale è necessario "si stacchi subito la spina a questa stagione e a questa legislatura".
Perché il Consiglio regionale cade 41 consiglieri dovrebbe dare le dimissioni. Con i numeri dei tre partiti si arriva soltanto a 26. Per questo il richiamo alla responsabilità alla Lega, che potrebbe aggiungere peso specifico alla quota dei probabili dimissionari. Ed è Luca Gaffuri, capogruppo Pd in Consiglio regionale, a domandare l'apporto di quanti "all'interno del Pdl" abbiano "senso delle istituzioni".
Saviano vs Maroni
Sulla vicenda anche il commento - via twitter - di Roberto Saviano.
Lo scrittore aveva discusso in passato con Roberto Maroni, accusando la Lega di vicinanza ad ambienti della 'ndrangheta al nord dal palcoscenico di Vieni via con me, condotto insieme a Fabio Fazio. E ora non perde occasione per lanciargli una frecciata: "Ora cosa dice?". La vicenda, che risale al 2010, aveva visto Maroni rispondere dallo stesso pulpito pochi giorni dopo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.