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Attesa per il ritorno del Cav. Bersani all'attacco: "Non vedo l'ora di sfidarlo"

Salta la presentazione del libro di Vespa. Berlusconi non ha ancora sciolto le riserve sul grande ritorno: al lavoro sulla nuova Forza Italia. E il Pd si preoccupa

Pier Luigi Bersani e Silvio Berlusconi
Pier Luigi Bersani e Silvio Berlusconi

Il centrodestra è in fibrillazione. Si seguono le mosse di Silvio Berlusconi che, nei prossimi giorni, potrebbe sciogliere le riserve sul suo grande ritorno. D'altra parte non ci sono soltanto il futuro del Pdl e le primarie per nominare il candidato premier del centrodestra ad essere strettamente legati alla decisione del Cavaliere. Anche la durata del governo Monti è sempre più in bilico. "O ci danno l’election day a febbraio — aveva intimato, nei giorni scorsi, Berlusconi — o il governo cade". Insomma, più passano i giorni più la tentazione di varare una "nuova" Forza Italia si fa strada nei desideri di Berlusconi. Tanto che Pier Luigi Bersani, fresco della vittoria contro Matteo Renzi alle primarie, va subito all'attacco: "Se la sfida sarà quella la faremo. Francamente non vedo l’ora".

Erano in molti a credere che la presentazione del nuovo libro di Bruno Vespa potesse essere l'occasione giusta per annunciare il grande ritorno. Questa mattina, però, la presentazione dell’ultimo libro al Residence di Ripetta a Roma è stata annullata. Il Cavaliere dovrebbe rientrare domani a Roma (in tarda mattinata, o al massimo nel primo pomeriggio) per riunire a Palazzo Grazioli i vertici del Pdl e mettere a punto la strategia sulla riforma elettorale e l’election day. Mentre continuano le riunioni che, a detta di molti, potrebbero precedere la sua ricandidatura, sul tavolo dell'ex premier ci sarebbero, infatti, anche la possibilità di ritirare l’appoggio al premier Mario Monti e l'interruzione del dialogo sulla riforma della legge elettorale. Al di là di quanto annunciato nei giorni scorsi da Repubblica, non è affatto nelle intenzioni di Berlusconi di rompere sulla legge elettorale pur contestando la posizione del Pdl a Palazzo Madama. Ma non è sulla legge elettorale che l'esecutivo rischia di cadere. Da giorni, infatti, l'ex presidente del Consiglio chiede a gran voce l’election day per politiche e regionali. Senza, il pdl potrebbe anche staccare la spina. I tecnici potrebbero, per esempio, cadere sulla legge di stabilità. "Ci sono due fiducie in arrivo...", fanno notare alcuni parlamentari del Pdl.

Parlando con i giornalisti del candidato premier del centrodestra e ipotizzando che questo sia ancora Berlusconi, Bersani parte subito in quinta. "Se la sfida sarà quella la faremo. Francamente non vedo l’ora", ha assicurato il segretario piddì, forte dell'investitura ricevuta domenica scorsa. Nel centrosinistra sembra, infatti, montare il nervosismo. Secondo indiscrezioni, alcuni dati elaborati da Alessandra Ghisleri dimostrerebbero che una nuova Forza Italia amplierebbe i voti. "Il massimo del consenso elettorale - avrebbero spiegato i sondaggisti a Berlusconi, deriverebbe da un partito con volti completamente rinnovati e una linea politica marcatamente antimontiana".

Nel frattempo, però, il segretario del Pdl Angelino Alfano tira dritto sulle primarie del partito, anche se è ancora incerto se si terranno davvero.

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