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Berlusconi guiderà Forza Italia alle consultazioni del Quirinale: "Ora opposizione responsabile"

La decisione di Renzi di andare a Palazzo Chigi senza senza passare dalle urne non convince il Cav. Ma Forza Italia si prepara a fare un'opposizione costruttiva

Berlusconi guiderà Forza Italia alle consultazioni del Quirinale: "Ora opposizione responsabile"

"Se Renzi pensa di iniziare in questo modo...". È un Silvio Berlusconi critico quello che con i fedelissimi commenta la decisione, anzi come la bollano gli azzurri "l’azzardo", di Matteo Renzi. La decisione del segretario del Pd di andare a palazzo Chigi senza senza passare prima dalle elezioni non convince affatto il Cavaliere. "Aveva sempre detto di volere una legittimazione popolare - è il ragionamento del leader di Forza Italia - ora smentisce se stesso". Insomma, il giudizio positivo che aveva inizialmente avuto sul segretario del Pd è un lontano ricordo.

Berlusconi, che domani sfrutterà la chiusura della campagna elettorale in Sardegna per dire la sua sulla decisione del "rottamatore", ha vagliato le contromosse tutta la sera al fianco dei vertici del partito. Sarà lui a guidare la delegazione che salirà al Quirinale per le consultazioni. Una decisione che suona anche come una sfida a Giorgio Napolitano, regista del blitz che nel 2011 portò Mario Monti a Palazzo Chgi e artefice dell’ennesima "manovra di palazzo". Ed è proprio sull’avvicendamento tra Enrico Letta e Renzi che Berlusconi, come il resto degli azzurri, punta il dito. "Bisogna che ci sia un passaggio parlamentare ed un sfiducia delle Camere", è la richiesta che avanzano i capigruppo Renato Brunetta e Paolo Romani.

Il Cavaliere guarda già all’atteggiamento che Forza Italia dovrà tenere in parlamento. A spiegare le intenzioni è Giovanni Toti assicurando che Forza Italia farà "un’opposizione responsabile". "Voteremo - dice in un’intervista al Tg5 - i provvedimenti che riterremo utili per il Paese. Non voteremo quelli che non riterremo utili. Continueremo a dare il nostro appoggio alle riforme a partire dalla legge elettorale". E sono sempre le riforme e il rispetto del "patto del Nazareno" i punti irrinunciabili. "Abbiamo raggiunto un accordo - ha spiegato anche oggi - e lo vogliamo rispettare. Lo stesso devono fare quelli del Pd". Su tutto il resto, tuttavia, la posizione di Forza Italia sarà critica. Berlusconi ritiene infatti che un atteggiamento ambiguo nei confronti dell’esecutivo non paga in termini di sondaggi. E soprattutto, altro dato importante, l’idea di Renzi di mettersi alla guida di un governo che duri fino alla scadenza naturale della legislatura non coincide con i piani di Forza Italia.

Se è vero che il sindaco di Firenze rischia di logorarsi con la decisione di andare a palazzo Chigi senza un passaggio per le urne, a via del Plebiscito si è ipotizzato anche lo scenario opposto: e cioè che il segretario piddì possa realizzare alcuni punti del programma rafforzando se stesso e dando al Nuovo centrodestra di Angelino Alfano un "peso" diverso rispetto a quello che ha avuto finora.

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