Un nuovo contratto con gli italiani e basta rigore. "Abbiamo presentato un contratto per il 2001 e uno per il 2008 - ha detto Silvio Berlusconi in un’intervista al Tg2 -, stiamo preparando il contratto per adesso. Gli impegni dei precedenti contratti sono stati tutti onorati". Nel nuovo patto con gli elettori ci sarà l’abolizione dell’Imu per la prima casa "che sarà varata al primo consiglio dei ministro dopo la vittoria", spiega il Cavaliere.
Secondo punto: "modificare la Costituzione per dare al governo i poteri degli altri governi occidentali". Terzo impegno: "impedire le intercettazioni telefoniche se non per atti gravi e in ogni caso no alla pubblicazione sui giornali". Un programma stilato "perché c'è la certezza di una possibile vittoria" perché "Il bipolarismo è ancora attualissimo, è l’unica formula che può portare a una democrazia compiuta come quella americana. Ci sono due imperativi categorici: andare a votare e non disperdere il voto sui piccoli partiti".
Poi il Cavaliere va all'attacco dell'esecutivo tecnico: "La politica del rigore applicata a
un’economia già in difficoltà come la nostra, ha prodotto lo sconquasso che tutti vediamo. Occorre cambiare diametralmente questa politica" e "l’unico modo per ridurre la pressione fiscale è tagliare la spesa pubblica".
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