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Berlusconi: sulla restituzione dell'Imu garantisco io

Il Cavaliere: "La prima casa deve essere impignorabile e anche i macchinari di un'azienda. Non solo: ora nell'accertamento fiscale l'onere della prova è a carico del contribuente. Deve essere l'opposto. Questi metodi di riscossione imposti dai tecnici non portano a casa risultati. Deve cambiare il rapporto tra i cittadini e lo Stato"

Silvio Berlusconi ospite della trasmissione di Enrico Mentana
Silvio Berlusconi ospite della trasmissione di Enrico Mentana

"Devo farvi i complimenti, perché Monti ha parlato per un ora e siete ancora tutti svegli", parte col botto Silvio Berlusconi ospite di Italia domanda, programma condotto da Clemente J. Mimun su Canale 5. Sulla poltrona del candidato premier, prima di lui, è toccato a Mario Monti rispondere alle domande del conduttore e di Luigi Concu e Marcello Sorgi, dopo è il giro di Pier Luigi Bersani. Poi il Cavaliere passa direttamente al cavallo di battaglia della sua campagna elettorale: la restituzione dell Imu. "La prima casa è intoccabile. Ho mandato una lettera a nove milioni di persone perché so di poter predisporre nel primo consiglio dei ministri la restitiuzione. Il mittente della lettera sono io, sono io responsabile della restituzione. Se non lo facessi gli italiani potrebbero farmi causa. Io garantisco per la copertura. Per lo Stato i 4 miliardi dell'Imu sono come 78 euro per una famiglia che guadagna 1200 euro al mese". Berlusconi ci mette la mano sul fuoco e ribadisce: "Si tratta di un atto di pacificazione tra gli italiani e lo Stato". "Gente in coda alle poste? Sono tutte balle. La lettera era chiarissima, é stata scritta personalmente da me", prosegue il leader del Pdl rispondendo a Marcello Sorgi sulla polemica scaturita dalla missiva che ha spedito agli italiani. Poi si passa ad Equitalia: "La prima casa deve essere impignorabile e anche i macchinari di un'azienda. Non solo: ora nell'accertamento fiscale l'onere della prova è a carico del contribuente. Deve essere l'opposto. Questi metodi di riscossione imposti dai tecnici non portano a casa risultati. Deve cambiare il rapporto tra i cittadini e lo Stato". L'ex premier ribadisce di voler abolire l'Irap e di voler istituire due aliquote.

"Voglio dire agli italiani che stanno facendosi votare da Grillo che votando lui non mandano a casa nessuno - spiega Berlusconi parlando dell'antipolitca -. Mandano a palazzo Chigi Bersani e Vendola. Rischiano di sottrarre i voti dei moderati e di mandare a potere la sinistra. I candidati di Grillo sono all'80 per cento di sinistra, molti provengono dal movimento No Tav e dall'estremismo. Lo confermano anche le parole di Bersani che intende fare scouting tra gli eletti a Cinque Stelle, proprio perché sono di sinistra".

Monti lancia il sasso, accusando il governo precedente di aver avuto poche attenzioni per le donne, e il Caveliere lo raccoglie. Sul tavolo c'è la questione rosa: "Delle donne si sono riempiti tutti la bocca. Solo il mio esecutivo ha fatto qualcosa per loro. Abbiamo aumentato tutte le pene per gli stupratori e abbiamo istituito il reato di stalking. Abbiamo introdotto un vincolo per le aziende che hanno un consiglio di amministrazione affinchè abbiano almeno il 15 per cento di donne. Poi abbiamo aiutato concretamente le ragazze madri e le donne in difficolta. Io, personalmente, nei confronti delle donne ho un grandissimo rispetto", precisa Berlusconi.

Poi, come aveva fatto con il premier, Mimun offre al Cavaliere la possibilità di rivolgersi direttamente agli elettori con un appello finale: "Siamo alla fine di questa convulsa campagna elettorale e credo che tutti debbano fare delle riflessioni. Siamo come nel '94 con una scelta di campo precisa: o di qua o di là. Da una parte c'è la sinistra dell'invidia sociale e delle tasse, la sinistra che vuole mantenere l'Imu e mettere una patrimoniale e aumentare l'Iva. Una sinistra che è molto lontana da noi anche per l'idea che ha della giustizia e della liberta. Per la sinistra i cittadini sono al servizio dello Stato per noi è l'inverso. La nostra religione della libertà implica che i cittadini debbano sentirsi protetti dallo Stato e che le tasse non siano un diritto divino ma un corrispettivo per i servizi che riceviamo.

Tutti gli altri voti sono voti portati alla sinistra, pensateci".

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