Bersani: no al governissimo

Napolitano evoca larghe intese, ma Bersani: "Prossime mosse non spettano a lui". Poi dice no al governissimo e al ritorno alle urne. Infine attacca il M5S, ma ripropone un governo di scopo

Bersani: no al governissimo

La sensazione è che Pier Luigi Bersani non sappia che pesci pigliare, arrivando persino a snobbare l'operato del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.

Infatti, al capo dello Stato che ieri ha evocato larghe intese sulla stessa stregua di quelle del 1976, il segretario democratico ha risposto: "Vorrei far notare che nel famoso ’76 c’era uno che governava e gli altri che consentivano, era una singola forma di governo di minoranza. Pdl e M5S, loro hanno detto no, non io".

Il leader del Pd, ospite di Agorà su RaiTre, ha poi smentito che ci sia una sorta di ostruzionismo da parte sua a creare un governo responsabile: "Togliamo di mezzo questa bersanite, io non impedisco niente, mi metto al servizio, se servo sono qui, se non servo vedremo. A mio modo ho fatto una proposta di larghe intese, si consenta un governo di cambiamento, si faccia una convenzione per le riforme presieduta da chi non è al governo, si ricerchi assieme un Presidente della Repubblica. È una proposta di comune responsabilità democratica. Io mi sono rivolto alle principali forze politiche: ho chiesto di consentire l’avvio del governo e loro hanno detto no".

Tuttavia, Bersani ha ribadito la sua contrarietà a un governissimo perché "sarebbe un’occasione per ribadire il distacco degli italiani dalla politica". Comunque sia, eventuali nuove formule "le valuterà il prossimo presidente della Repubblica". "Io sono assolutamente negativo sull’idea di tornare alle urne, la medicina non è andare a votare, i problemi sono seri. Stiamo lavorando da settimane sul combinato disposto di voto e legge elettorale che dà un primato ma non la maggioranza", ha spiegato poi il segretario democratico.

Che ha confermato che presto incontrerà Berlusconi: "Non abbiamo ancora fissato la data ma ci vedremo in questi giorni e cercheremo di ragionare sul metodo per eleggere il presidente della Repubblica".

Su un punto però è chiaro Bersani. E ciò che ormai Napolitano ha poca voce in capitolo. "Siamo fermi qui perché c’è l’incrocio con l’elezione del Presidente della Repubblica e dunque le prossime mosse le deve fare il prossimo Presidente. Sento dire "fate presto": ma a chi lo dicono?".

Bersani ha poi attaccato il Movimento 5 Stelle: "Questi hanno preso 8 milioni di voti e li mettono in frigo.

Facciamo pure le commissioni, poi voglio vedere cosa fanno senza governo". E infine ha bacchettato pure Matteo Renzi: "Le discussioni vanno bene, ma bisogna stare attenti ai toni e avanzare le proprie proposte nei luoghi giusti, cioè nella direzione Pd".

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