Sullo spread, Pier Luigi Bersani non la pensa come Silvio Berlusconi. "Un imbroglio", lo ha definito il Cavaliere. "Stupidaggini" replica il segretario Pd secondo cui il differenziale tra titoli di Stato italiani e tedeschi è "preoccupante" e "certamente non può essere sottovalutato e quindi richiede da parte di tutti, in Italia, dei comportamenti molto attenti e coerenti". Per questo motivo è "necessario discutere con la Germania da amici, da pari a pari, ma in modo amichevole".
Il Partito democratico, a detta del suo segretario, è "la forza più europeista che ci sia in Italia e che ha portato l’Italia nell’euro". E Bersani aggiunge: "Non si può dubitare dell’europeismo del mio partito e del mio schieramento. Saremo certamente coerenti con gli impegni che abbiamo preso con l’Europa, ma cercheremo assieme agli altri partiti progressisti, di migliorare la politica europea perchè non siamo convinti che la sola austerità possa bastare".
Parlando invece delle prossime elezioni, Bersani, intervistato da Class Cnbc, si è mostrato sicuro di sé e del suo partito: "Francamente penso che faremo bene anche al Senato e ritengo
che non ci sarà un problema numerico. Tuttavia noi sappiamo di dover avere una politica aperta, e ci rivolgeremo a formazioni di centro, europeiste, costituzionali, che siano contro il populismo di Berlusconi e della Lega".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.