RomaMissione compiuta. L'offensiva ferragostana degli aerei pro-Silvio parte alle nove e mezza del mattino del 15 agosto. Nove aerei con gli striscioni «Forza Italia» e «Forza Silvio» lunghi 25 metri per uno di altezza si levano in volo per sorvolare le coste italiane e recare il segnale visivo della volontà del leader di centrodestra di non mollare. «Per noi sarà come, e forse meglio delle Frecce tricolori» avevano scritto un gruppo di assessori e consiglieri Pdl di Albenga in una lettera al leader, pregandolo di includere anche la cittadina savonese nel tour. Richiesta esaudita che porta i rappresentanti locali azzurri a scrivere in una nota: «Albenga chiama e Berlusconi risponde».
A Tirrenia (Pisa) e in Versilia (Lucca), i bagnanti avvistano gli aerei intorno alle 16. Il passaggio sui litorali toscani viene seguito anche da Daniela Santanchè, in vacanza al Twiga di Marina di Pietrasanta, che scatta fotografie di un evento che ha curato personalmente insieme a Denis Verdini. A Viareggio si tiene invece la «controffensiva» con volantinaggio (a terra), iniziativa guidata dal governatore regionale Enrico Rossi mentre i grillini provano a rispondere incidendo scritte anti-Berlusconi sulla sabbia ma le «risposte» non ottengono grandi risultati e visibilità.
Per gli organizzatori il momento più intenso dell'offensiva aerea che copre sia il versante tirrenico che adriatico, è quello del primo pomeriggio, quando la maggior parte dei bagnanti resta sotto gli ombrelloni. In quella fascia oraria, secondo calcoli ovviamente poco scientifici, si ottiene lo share migliore per la visibilità del messaggio. E nelle ore post-prandiali gli aerei vengono avvistati, ad esempio, alle Cinque Terre e sul Golfo del Tigullio. Peraltro c'è chi approfitta dell'attesa mediatica per organizzare altri sorvoli e veicolare altre proteste. Sui litorali laziali, infatti, appaiono anche scritte personalizzate tutte dedicate alla guida del neosindaco di Roma Ignazio Marino, con la protesta dei lavoratori della metro C.
Chi non nasconde la soddisfazione per la riuscita di una iniziativa di comunicazione così complessa è Daniela Santanchè. «È andata oltre ogni più rosea aspettativa», spiega la parlamentare azzurra. «Ho visto personalmente persone applaudire al passaggio degli aerei. Per molti è stato come un segnale di orgoglio e di lotta, un modo per dire che noi ci siamo, per far capire che Silvio Berlusconi ha un seguito grande. L'importante è non perderlo e non deluderlo».
Un piccolo balsamo che è servito a regalare un pizzico di serenità in un momento così doloroso anche al destinatario del messaggio. «Il presidente l'ho sentito ed era contento. L'unico rammarico è non essere riusciti a coprire l'intera costa italiana, so che le richieste erano molte e l'entusiasmo grande. Però rispetto al tempo a disposizione abbiamo messo in piedi qualcosa di importante. Abbiamo fatto il possibile e l'abbiamo fatto con il cuore». A questo punto l'attenzione si sposta verso i prossimi appuntamenti.
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