Boccuzzi resta a secco: niente maxi risarcimento

Non otterrà nessun maxi-risarcimento l'ex operaio della Thyssen e ora deputato del Partito democratico Antonio Boccuzzi (nella foto). Solo un indennizzo di molto inferiore al milione di euro richiesto in sede processuale. Il tribunale di Torino non ha accolto la richiesta di «danno punitivo» presentata dal suo legale Renato Ambrosio nei confronti della ThyssenKrupp. Il danno punitivo è un istituto che si applica spesso negli Stati Uniti ma non è un istituto contemplato dalla giurisprudenza italiana. Ecco perché il giudice gli ha riconosciuto solo un indennizzo di minore entità in linea con quanto stabiliscono le tabelle messe a punto dal Tribunale di Milano. Dunque è fallito l'obiettivo dei suoi legali di creare il cosiddetto «precedente».

Il 6 dicembre del 2007 Boccuzzi fu l'unico operaio ferito a sopravvivere all'incendio dell'acciaieria torinese in cui morirono sette persone. Rimase gravemente ferito ad una mano e si procurò delle ustioni sul volto. Nel 2008 fu candidato capolista del Pd in Piemonte da Walter Veltroni.

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