Bomba a Brindisi, in appello ergastolo per Vantaggiato

Ergastolo confermato in appello per Giovanni Vantaggiato, il 71enne responsabile dell'attentato alla scuola Morvillo-Falcone di Brindisi, in cui perse la vita la sedicenne Melissa Bassi. Sono bastate due ore di camera di Consiglio perché la Corte d'assise d'appello di Lecce si esprimesse per l'ergastolo dell'imputato, già inflitto in primo grado, a cui va aggiunta la pena dell'isolamento diurno per 18 mesi.
Alla lettura del dispositivo erano presenti i genitori di Melissa, Massimo e Rita, che hanno seguito la sentenza tenendosi per mano. «Giustizia è fatta, ma non basta. Nessuno ci ridarà mai più nostra figlia», hanno detto i genitori di Melissa al termine dell'udienza. «Tutta l'Italia ci è stata vicina in questi due anni, non ci ha mai abbandonato. Hanno dimostrato tutti di avere un gran cuore». Non era invece presente in aula Vantaggiato, l'imprenditore di Copertino reo confesso dell'attentato alla scuola brindisina il 19 maggio 2012. Oltre alla morte di Melissa Bassi, nell'esplosione della bomba rimasero ferite altre nove persone tra studenti e passanti.

Secondo l'accusa, Vantaggiato «voleva seminare il terrore, per protestare contro la giustizia, voleva intimidire la comunità, infangando quelli che per noi sono eroi, Francesca Morvillo e Giovanni Falcone, che meglio rappresentano l'ideale di giustizia». La difesa, invece, aveva chiesto ai giudici di riconoscere l'insussistenza dell'aggravante della finalità terroristica dell'attentato. Le motivazioni saranno depositate entro 90 giorni.

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