Se le storie lacrimevoli sui cani nascondono truffe

Il caso del pastore tedesco che non è stato né rapito né avvelenato

Se le storie lacrimevoli sui cani nascondono truffe

Sembrava lo avessero avvelenato, sembrava avere passato giornate in stato comatoso, insomma la classica notizia sulla crudeltà umana che ogni giorno si sfoga sui nostri più fedeli amici. Questo almeno il tam tam che rimbalzava in questi giorni sulla Rete e anche su numerosi quotidiani. «È gente cattiva» mi dice al telefono il proprietario di Rocky, un siriano da anni residente a Carrara. «Gente cattiva che lo ha anche picchiato per strada».

Per fortuna, lo scriviamo subito, Rocky oggi sta bene. Dopo essere stato male per alcuni giorni, è stato inviato dal suo «medico di base» alla Clinica Veterinaria Borghetti di Carrara, struttura ben attrezzata per affrontare emergenze. Il proprietario di Rocky è assolutamente convinto che sia stato avvelenato da qualcuno geloso della sua fama. In realtà i veterinari che lo hanno visitato e hanno eseguito le opportune analisi, lo escludono. Rocky dovrà essere operato fra qualche giorno, ma per altri problemi emersi durante le indagini cliniche del sospetto avvelenamento. Nulla di grave: un piccolo nodulo al testicolo, molto frequente in cani anzianotti come lui (10 anni).

La storia di Rocky, un bel Pastore Tedesco maschio, è piena d'avventure. Sei anni fa, mentre il padrone fa il bagno, un gruppo di nomadi (pare) rapisce il cane. Il padrone, disperato a causa della perdita, incomincia a cercarlo per tutto lo Stivale e in tutti i modi.

Forse spaventato dal «rumore», chi lo aveva rubato lo lascia andare ed è una famiglia di Salerno che lo adotta. Vista la sua propensione a scappare, stranamente invece di controllare se porta un tatuaggio (in fin dei conti è un bel Pastore Tedesco giovane) gli applica una medaglietta col numero di telefono. Il cane viene poi ritrovato a Pisa dove finalmente qualcuno si accorge che ha un tatuaggio con tanto di numero d'identificazione del proprietario. Resta comunque il fatto straordinario che Rocky ha camminato verso Nord per oltre 600 chilometri alla ricerca del suo padrone.
Rocky e il suo padrone sono figure abbastanza note localmente, un po' per quell'episodio e un po' per qualche stravaganza di troppo. Il giovane infatti ama viaggiare sul suo scooter con il cane. I vigili del posto qualche volta chiudono, un occhio qualche volta lo sanzionano. Ma dove Rocky torna alla ribalta della cronaca è quando, a Forte dei Marmi, il suo padrone lo fa viaggiare con il casco e gli occhiali da sole.

Lì scherzano poco e la sanzione pesante viene pagata da alcuni cittadini di Carrara, impietositi soprattutto da un cane che si presenta in centro, durante le feste, vestito da Babbo Natale.

Per fortuna, questa volta, la crudeltà umana sembra non c'entri proprio nulla. D'altronde, soprattutto nel campo degli animali, la Rete è piena di bestie che si chiamano «bufale» che non meritano protezione.

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