Il castigo verrà da lassù. Ma ci salverà Bruce Willis il commento 2

di Che sia una guerra dei mondi, o un deep impact di meteoriti impazziti, o un'invasione aliena, stile Independance day, poco importa. L'informe, gelatinoso, malefico Mammatrone spaziale, capace di assumere le nostre sembianze e di succhiarci come un uovo alla coque appoggiandoci il dito indice sul naso popola i nostri peggiori incubi da quando, ragazzi, abbiamo imparato a coltivare cattivi pensieri. Nel dubbio, questa è l'unica certezza. Il castigo verrà da lassù. Armageddon, del resto, non se lo sono inventati a Hollywood, c'era già nella Bibbia. Così finirà, dice con una melliflua vocina da Gollum la mala coscienza che ci abita, se le forze del Male, ma anche quelle del Bene, arcistufe dei qui presenti, davvero decideranno di farci passare il guaio che ci meritiamo, noi cattivi gestori del pianeta più bello che c'è. Però ce ne hanno già fatte passare tante, al cinema, gli americani, che la catastrofe vera, quando verrà, ci farà forse meno impressione del previsto. E alla fine, a Dio piacendo, si troverà sempre un Bruce Willis duro a morire, e un bravo compositore di colonne sonore, che ci facciano tirare il fiato, alla fine, in un clangore di trombe e tromboni liberando come da una vaporiera, al modesto prezzo di un biglietto di platea, catartici sentimenti di innocente bontà ritrovata.
Però è difficile, diciamo la verità, che tutto si riduca a una fenomenale strizza a lieto fine come in ET. Inutile farsi illusioni. I mostri con cui avremo a che fare, le terrificanti Entità calate dagli Ultramondi non avranno gli occhioni teneri del pupazzo di Rambaldi, ma sguardi da diaboliche donnole intergalattiche che ci faranno cagare sotto dalla paura, se si può dire. L'incubo si annida laggiù, in quella immota, imperscrutabile, vastamente sconosciuta volta celeste in cui non posiamo mai lo sguardo. É laggiù, nelle misteriose profondità dello spazio, più buie e inquietanti del più buio degli oceani, che viaggiano in astronave i nostri incubi. Lì fluttuano le nostre fantasmatiche angosce. Gli esperti dell'Esa, l'Agenzia spaziale europea, dicono che gli esseri umani hanno 250 mila probabilità in più di vincere la lotteria che di essere colpiti dai frammenti del satellite Goce che sta tornando in pezzi alla base. Può essere, ma il Mammatrone epocale, la mazzata cosmica resta appesa lassù, nel cosmo, in compagnia delle nostre più cupe angosce. Per fortuna sono storie a lieto fine. Sul più bello, ci salverà l'altruismo di un Eroe, che è impavido per definizione.

Noi saremo lì, le mani due spugne abbracciate ai braccioli delle poltroncine, nella platea della vita, nella confortante certezza che c'è sempre un Bruce Willis duro a morire pronto a offrire il petto per tutti noi.

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