Chi è

Sardo di Sassari, settant’anni da compiere il 16 maggio, figlio del terzo presidente della Repubblica Antonio Segni, Mariotto ha sempre fatto convivere la propria attività di docente universitario di Diritto civile con quella di politico. Nella Dc fino all’avvento di Tangentopoli che ha scompaginato i vecchi assetti, Mario Segni ha militato nell’Ulivo nella XIII legislatura, esercitando una forte opposizione al primo governo Berlusconi da leader del Patto. Successivamente entrò nella Casa delle libertà e alle Europee del ’99 si presentò con An nell’alleanza dell’Elefantino. Tuttavia la sua parabola resta legata alla famosa battaglia referendaria che per qualche tempo lo vide autentico leader nei nuovi orizzonti politici. Erano gli anni in cui Segni aveva in mano l’Italia, era visto come l’uomo del rinnovamento, colui che avrebbe cambiato le regole della politica dopo anni discussi e un’inchiesta che aveva cancellato il vecchio establishment corrotto.

Erano gli anni in cui era ritenuto in pectore il candidato del centrodestra contro il Pds di Occhetto, ruolo che poi lo stesso Segni declinò, in contrasto con Berlusconi, che stava maturando il progetto della discesa in campo. Oggi è lontano dalla scena politica, ma nel luglio 2007 ha presentato 800mila firme per rivedere la legge elettorale.

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