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Valditara: "La maggioranza degli studenti in classe deve essere italiana"

Il nuovo tessuto sociale italiano porta a delle riflessioni, anche in tema scolastico: il ministro Valditara ha proposto la sua soluzione per migliroare il processo di inclusione e integrazione degli stranieri nel Paese

Valditara: "La maggioranza degli studenti in classe deve essere italiana"
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Il caso della scuola di Pioltello ha sollevato diversi elementi di riflessione. Il dirigente scolastico sostiene la necessità di dover sospendere le lezioni il prossimo 10 aprile in coseguenza di un comunque alto tasso di assenteismo tra i suoi alunni, che quel giorno resteranno a casa per festeggiare la fine del Ramadan. In quell'istituto, infatti, la percentuale di stranieri appare essere molto elevata, con una percentuale di musulmani che supera il 40%. Ci sono già scuole, in Italia, in cui l'intera popolazione di una classe è composta solo da alunni stranieri e questo può rappresentare un problema nello svolgimento dei programmi didattici.

"Se si è d'accordo che gli stranieri si assimilino sui valori fondamentali iscritti nella Costituzione ciò avverrà più facilmente se nelle classi la maggioranza sarà di italiani", ha spiegato il ministro dell'Istruzione, Giuseppe Valditara, con un intervento su X. Il processo di integrazione non è mai facile e la scuola è, oggettivamente, uno dei migliori catalizzatori in tal senso. E questo processo avverrebbe in maniera più fluida "se studieranno in modo potenziato l'italiano laddove già non lo conoscano bene, se nelle scuole si insegni approfonditamente la storia, la letteratura, l'arte, la musica italiana, se i genitori saranno coinvolti pure loro nell'apprendimento della lingua e della cultura italiana e se non vivranno in comunità separate". La ricetta del ministro si basa su capisaldi di buon senso, atti ad agevolare quell'integrazione che in tanti auspicano ma che non sempre trova terreno fertile per mettere radici.

Nelle città, con frequenza sempre maggiore, si creano comunità chiuse di stranieri divise per nazionalità, che creano delle proprie micro-realtà spesso avulse dal contesto. Ci sono famiglie in cui gli adulti, nonostante vivano da anni nel nostro Paese, non siano ancora capaci di padroneggiarne la lingua o, addirittura, non siano in grado di comprenderla. Una soluzione per cercare di favorire i processi di integrazione potrebbe essere proprio quella proposta dal ministro. "È in questa direzione che noi intendiamo muoverci", ha spiegato, anticipando quelle che potrebbero essere le misure da adottare nelle scuole già a partire dal prossimo anno scolastico.

"L'inclusione può avvenire assimilando i nuovi arrivati sui valori fondamentali, quelli che sono racchiusi nella Costituzione e che appartengono alla identità di chi accoglie, oppure realizzando la società del melting pot dove ognuno pensa e fa ciò che vuole. La prima società ha un futuro ordinato e prospero, la seconda ha di fronte a sè la disgregazione e il caos", ha aggiunto Valditara.

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