il commento 2 Soldi al vento invece di curare il territorio

di Franco Battaglia

L'Italia cade a pezzi e li perde. Nel senso letterale: frane e alluvioni sembra non si contino più. Non sono per eventi climatici eccezionali: basta una pioggerellina persistente per qualche ora di troppo per causare danni apocalittici. Rammentate Sarno di circa 15 anni fa? Piovve in modo lieve per tre giorni tre: quasi 200 morti per conseguente frana. E così ogni anno, fino ad oggi. In Sardegna, in Liguria, ovunque. Certo, analizzando caso per caso i professori esperti sapranno dire la rava e la fava delle cause. Ma la causa intima, comune a tutti gli eventi, non ve la diranno. Lo scorso novembre partecipai ad un dibattito televisivo sull'alluvione in Sardegna, ove c'era anche colui che considero simbolicamente responsabile morale di questi disastri. Non come persona, dico, ma per ciò che egli rappresenta. Parlo del geologo Mario Tozzi, che rappresenta l'ambientalismo de noantri, cioè quella mentalità arrogante che ha comandato per trenta anni e ci ha ridotto in uno stato di totale prostrazione, nei settori ambientale, energetico e di qualità della vita. Costui sosteneva, come spesso si sostiene, che ove c'è una frana con un quartiere che crolla, è il quartiere che non avrebbe dovuto essere lì. «Non è un problema di infrastrutture - dottorava il geologo - solo che le case non devono stare lì dove sono». Dove dovrebbero stare non è dato sapere. Inutile obiettare che in Olanda hanno costruito sotto il livello del mare. Tozzi, naturalmente, è in ottima compagnia. Con quelli di Legambiente, ad esempio, sempre pronti a scendere in piazza e rompere i marroni se si tratta del fagiolino transgenico o del nucleare. Provi il governo a tagliare tutti i sussidi miliardari che ricevono gli speculatori dell'eolico e del fotovoltaico, e allora sì che, toccati nel portafogli (vedi i legami d'affari con Sorgenia), li vedrete scendere in piazza, quelli di Legambiente, che sul dissesto geologico non sono andati oltre le dichiarazioni di circostanza.

La Sardegna, la Liguria, l'Italia, è coperta di pale eoliche e impianti fotovoltaici. Centinaia di miliardi impegnati con una promessa da parte di chi ne sta beneficiando: combattere i disastri del clima. Sanno, quelle regioni chi ringraziare: i Verdi e i loro compagni di merende.

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