Il conflitto di Ingroia: difende i nemici di Crocetta

L'ex pm è commissario di una società siciliana. Lavora per il governatore, ma da avvocato assisterà i No Muos che lo odiano

Il conflitto di Ingroia: difende i nemici di Crocetta

Probabilmente non ci ha pensato. Oppure, preso dalla foga della sua nuova professione di avvocato-Robin Hood paladino dei deboli, non si è ricordato dell'altro suo nuovo lavoro, quello di commissario liquidatore della società «Sicilia e-Servizi», incarico-salvagente magnanimamente offertogli dal suo amico governatore di Sicilia Rosario Crocetta quando è rimasto senza toga e senza seggio in Parlamento dopo il flop alle Politiche. Fatto sta però che Antonio Ingroia, ex pm e leader di Azione civile, rischia di entrare in conflitto, se non di interessi almeno di opportunità, proprio con Crocetta. Già, perché l'avvocato Ingroia, dopo i superstiti di Lampedusa, ha annunciato di voler assumere un'altra difesa di bandiera: quella dei cittadini raccolti nei comitati No Muos, comitati che si oppongono alla realizzazione a Niscemi (Caltanissetta) di un super radar americano. Peccato però che i No Muos, da qualche mese, vedano come loro grande «nemico» proprio il governatore Crocetta, che prima ha cavalcato la loro causa revocando agli Usa le autorizzazioni, salvo poi fare marcia indietro restituendo tutti i permessi quando si è reso conto che il «no» sarebbe costato alle casse siciliane circa 18 miliardi di dollari. E così si arriva al paradosso: l'avvocato Ingroia contro il datore di lavoro del commissario Ingroia.

Un pasticcio. Che non crea problemi formali. Ma qualche imbarazzo forse sì, sia a Ingroia sia a Crocetta. L'annuncio della difesa dei No Muos è arrivato sabato: «Io personalmente – ha detto Ingroia – ho partecipato a diverse manifestazioni “No Muos”. In veste di avvocato sarò a disposizione dei cittadini per dimostrare quanto l'installazione sia una violazione del diritto alla salute». Proprio la tesi che Crocetta è stato costretto a rimangiarsi a luglio, quando l'Istituto superiore di sanità ha stabilito che la base non è un pericolo per la salute. Crocetta ha restituito i permessi agli Usa. E da allora per i No Muos è diventato un «traditore». La situazione è degenerata ad agosto quando il governatore, contestato, ha alzato il tiro contro i No Muos: «Nella protesta – ha strillato – ci sono infiltrazioni mafiose».

Ora Crocetta si ritrova il suo commissario, l'ex pm che voleva in giunta e che ha reclutato in una società regionale, come avversario, avvocato di quei No Muos che lo vedono come fumo negli occhi. Sarà la fine della liaison tra l'ex pm e il governatore? Si vedrà.

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