
Le liti interne al Movimento 5 Stelle riguardano spesso il regolamento interno al partito. Un aspetto apparentemente procedurale e burocratico che, al contrario, ha una grossa rilevanza politica. I big del Movimento si sono sempre scontrati sui ruoli e, in particolare, sul ruolo di Giuseppe Conte, leader dell’ex movimento grillino ed ex presidente del consiglio. Oggi, però, lo stesso Conte ha voluto anticipare tutti con una mossa tanto inaspettata quanto politicamente decisiva. In vista della prossima elezione del presidente del partito, il leader pentastellato ha proposto la sua auto-candidatura ufficiale.
"Care amiche e cari amici, il Comitato di Garanzia ha adottato il regolamento per le elezioni del Presidente del Movimento 5 Stelle”, ha esordito senza tanti giri di parole, “Pertanto, avvio il procedimento di elezione del Presidente del Movimento 5 Stelle invitando le/gli iscritte/i che ritengono di essere in possesso dei requisiti previsti dallo Statuto, nonché degli ulteriori requisiti indicati nel regolamento approvato dal Comitato di Garanzia, a proporre la propria auto-candidatura", ha detto senza timore di smentita. Una dichiarazione molto pesante che sicuramente farà discutere sia all’interno del Movimento sia all’interno della coalizione ballerina con i Dem guidati da Elly Schlein.
Non è la prima volta che Conte viene assalito dalla voglia di giocare un ruolo da protagonista assoluto. In primis sulla sua presunta “ossessione di tornare a Palazzo Chigi”. Incalzato dal giornalista Massimo Giannini sul palco della festa di Avs, Conte ha risposto nel merito. “Avete la memoria corta perché non ricordate che quando uscii da Palazzo Chigi nel febbraio 2021 io avevo il sorriso. Avevo fatto il mio dovere, avevo avuto questo alto onore e mi sono sentito davvero fortunato ed onorato per aver potuto servire il Paese, poi avrò commesso degli errori e la gente giudica.
Ora parlo a nome del Movimento 5 Stelle: pensare che l’ambizione del sottoscritto o di un altro esponente del Movimento possa condizionare un progetto politico che deve essere credibile, serio e forte, toglietevelo dalla testa”.