Chi vuole sfornare un bebè dovrebbe prima infilarsi un anello all'anulare sinistro e sussurrare «Sì» dinnanzi ad un pubblico ufficiale o a un prete. Infatti, le coppie non abbastanza stabili da sposarsi non dovrebbero avere figli. Il consiglio non proviene dall'Osservatore Romano o da Famiglia Cristiana, ma dall'Alta corte britannica. È proprio dall'alto scranno di sua maestà che Sir Paul Coleridge ha pontificato in fatto di convivenza e matrimonio e ha deciso che è meno rischioso per i figli avere due genitori sposati piuttosto che conviventi. Questi ultimi, senza il sacro vincolo del matrimonio, si separano prima. La sua dichiarazione ha ovviamente sollevato un vespaio di polemiche da cui il magistrato si è difeso così: la sua non è una questione di moralità ma è solo un modo per difendere i bambini dal ritrovarsi in famiglie non unite. Il commento di Sir Paul è arrivato dopo la pubblicazione di una ricerca del suo «think tank», la Marriage Foundation, secondo cui i figli di genitori non sposati hanno il doppio di possibilità di vedere la dissoluzione delle loro famiglie rispetto a quelli con genitori sposati. Una considerazione che forse si basa su qualche numero ma che contrasta con la realtà sociale britannica che abbandona sempre più la via formale dell'abito bianco. Infatti, secondo le previsioni, entro il 2016 più della metà dei bambini nasceranno al di fuori del matrimonio. In Italia la situazione è decisamente meno estrema. Regge il rito delle nozze (oltre 200 mila matrimoni) ma ogni anno se ne registra qualche migliaia in meno. Le separazioni e i divorzi invece sono stabili (circa 88 mila all'anno) mentre le convivenze sono in continua crescita e durano mediamente tre anni prima che si trasformino in un matrimonio. Quasi 6 milioni di persone, comunque, hanno sperimentato nel corso della loro vita la convivenza, considerando sia quelle che continuano a convivere, sia quelle che si sono sposate con il partner con cui convivevano, che quelle che hanno concluso definitivamente l'unione. Attualmente invece, si stimano circa 800 mila coppie di fatto. Che hanno fatto anche figli senza sposarsi. L'incidenza dei bambini nati al di fuori del matrimonio, dice l'Istat, è attualmente intorno al 15 per cento, cioè quasi 80.000 nati all'anno, il doppio rispetto a 10 anni fa.
Ma accanto alla crescita delle convivenze sale anche il livello di litigiosità che porta la coppia di fatto in tribunale per risparmi, casa, educazione figli. Esattamente come accade per chi ha infilato un anello al dito.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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