Manifestazioni pro-Pal, Landini accusa il governo: "Dati falsi"

I rapporti del governo: 500mila persone, ma per il segretario generale della Cgil i manifestanti erano "Tre milioni"

Manifestazioni pro-Pal, Landini accusa il governo: "Dati falsi"
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È noto che gli organizzatori delle manifestazioni gonfiano i numeri della partecipazione e i cortei pro Pal della settimana scorsa non sono un’eccezione. Secondo il governo si tratta di non più d 500mila persone scese in piazza per sostenere la causa palestinese mentre, secondo Maurizio Landini, il numero toccherebbe addirittura i quasi 3 milioni di cittadini italiani. Quello che non succede spesso, e invece questa volta è successo, è che l’organizzatore di questa manifestazione possa accusare il governo delle peggiori nefandezze. Anche, se non soprattutto di diffondere dati falsi.

Incalzato dal Corriere della Sera, invece, in una lunga intervista politica, il segretario della Cgil ha pensato bene di puntare il dito contro l’esecutivo di centrodestra, il Viminale che ha pubblicato i dati e la stessa presidente del Consiglio. "Queste giornate hanno visto una mobilitazione straordinaria e aprono un nuovo corso. Tre milioni di persone hanno riempito, in due giorni, le strade di tutta Italia, con una grande partecipazione dei giovani, che già avevamo visto nei referendum", spiega sottolineando che i dati del governo sono falsi "ed è stupido - dice - far finta di non capire quanto avvenuto".

Ma non basta. Il capo del sindacato rosso se la prende anche con il ministro Antonio Tajani che aveva definito alcune figure politiche della sinistra come dei "cattivi maestri". "Noi i violenti e i cretini non li abbiamo mai difesi. E i responsabili di atti criminali sono stati respinti anche fisicamente. Poi giustamente il lavoro importante lo hanno fatto le forze di polizia.

Un conto - prosegue - è manifestare un altro la violenza, che è contro chi manifesta. Sono due mondi diversi. Quando il governo li sovrappone, insulta milioni di persone perbene scese in piazza, che invece andrebbero ringraziate perché hanno difeso l'onore del Paese".

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