Il Pd alle prese coi "vaffa" dello sceriffo anti Bersani

Sul web spopola il video in cui il sindaco di Salerno "bastona" i grillini (e non solo)

Il Pd alle prese coi "vaffa" dello sceriffo anti Bersani

Vincenzo De Luca la mosca bianca. Napoli asfissiava sotto montagne di rifiuti e nella sua Salerno non trovavi per terra nemmeno un chewing gum. La coppia Iervolino-Bassolino ascendeva e crollava sepolta dallo scandalo immondizia e lui se ne stava nella sua periferia, la Svizzera della Campania la chiamavano. Gli altri venivano promossi e lui sempre lì, ad aprire inceneritori. Ora il sindaco Enzo De Luca, il Pd fuor d'acqua, lo sceriffo della raccolta differenziata, è arrivato a Roma ed è entrato nel cuore del governo. Viceministro dei Trasporti. Il riscatto del controcorrente. È passato troppo poco tempo per valutarne il lavoro, ma di De Luca è spuntata più che altro una video intervista, talmente politicamente scorretta da fare dell'ex sindaco un campione di anticonformismo nell'ingessato mondo democratico. Pochi minuti di mitragliate ai grillini che già imperversano su Youtube.

Il video circola ora, ma risale a un mesetto fa, quando Pier Luigi Bersani tesseva e riavvolgeva la tela dell'alleanza con il Movimento cinque stelle. Giorni di silenzio e di pacatezza. E invece De Luca che faceva? Nessuna fiducia a Grillo col «panzone al sole» e nella signorina Lombardi, la capogruppo con cui «io reggerei solo dieci minuti». Pane al pane, davanti ai microfoni di Lira tv, il quattro volte sindaco di Salerno non riusciva a contenere il suo sdegno: Grillo è uno che se ne sta «con il panzone al sole nella villa al mare a Marina di Bibbona, poi si mette i Riban a specchio e va alle consultazioni. Ma che, siamo al teatro, al circo equestre?», quasi gridava De Luca. (Grillo lo chiama invece da anni Megaloman). Su Roberta Lombardi: «Io avrei retto dieci secondi con quella signorina lì per il livello di supponenza e di presunzione. Si presenta come se fosse un premio Nobel, come se fosse la Levi Montalcini». Un consiglio per Bersani: «Avrei voluto dirgli: c'è una parola nel linguaggio italiano che è dignità, un bene non negoziabile». E invece la «signorina» Lombardi fa l'offensiva, «ma va a morì ammazzata! E vattene! Vatti a fare due passi davanti a Montecitorio!».

De Luca non è uno che si tiene il cecio in bocca. Nell'elenco delle frasi celebri: «A Salerno mi votano anche le pietre» e «Berlusconi è meglio del Pci». Spesso implacabile con il Pd: una volta a proposito della Festa nazionale dei democratici espresse «il più vivo compiacimento per l'organizzazione della splendida “sagra” in corso a Torino», offeso perché non compariva traccia del Mezzogiorno. Ma su youtube non ci sono solo critiche per lui. Nonostante l'espressione rivolta a Roberta Lombardi, pur se gergale, sia del tutto condannabile.

Gli antiGrillo sono tutti col sindaco: «Grandissimo!». «Bravo Vincè», alcuni dei commenti soddisfatti. Ma molti lo insultano, e alla fine si è creata una sorta di zuffa su De Luca: «condivisibile al 200%» da una parte, epiteti irripetibili dall'altra.

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