Dimmi che malattia hai e ti dirò l'ospedale migliore

Basta inserire patologia e città di residenza su internet: un nuovo sito indirizza verso le strutture dove il servizio è più efficiente e rapido

Dimmi che malattia hai e ti dirò l'ospedale migliore

Esempio di un paziente milanese, nel panico: «Mi hanno diagnosticato l'artroscopia del ginocchio e se non mi curano bene non cammino più come una volta. Vorrei un centro da dieci e lode. Ma come lo scelgo? Mi attacco a Internet, clicco sul neonato sito “Doveecomemicuro” e inserisco i dati: patologia, regione, provincia. E voilà, non ho che l'imbarazzo della scelta: trovo quattro strutture segnalate con il semaforo verde, una decina con il semaforo giallo e più di una ventina con semaforo rosso: in pochi secondi ho trovato la risposta senza consultare il medico».

Il nostro paziente tipo è soddisfatto. Lo saranno meno le strutture che il sito (privato) ha bocciato come insufficienti con un vistoso semaforo rosso. Da loro, è certo, nessuno andrà a farsi curare l'artroscopia del ginocchio. Ma questa è una ricaduta inesorabile e crudele della selezione: chi è più bravo va avanti, gli altri o migliorano o soccombono. E in questo motore di ricerca ognuno delle 1.233 strutture italiane analizzate è stata messa letteralmente ai raggi x.

Semaforo verde. La ricerca sul portale può essere effettuata utilizzando diversi criteri: parti del corpo, sono quindici quelle a disposizione; problemi di salute, 28 quelli in elenco; distanza geografica. Ne risulta la segnalazione delle strutture per quella patologia, contrassegnate da una simbologia basata sulla logica dei semafori (rosso, giallo e verde) che permette di sintetizzare i dati di qualità dal migliore al peggiore. Il medagliere (cioè chi sale più spesso sul podio dei primi tre classificati per 17 indicatori di qualità) premia tre ospedali lombardi e uno laziale pari merito: gli Spedali Civili di Brescia, l'Ospedale di Magenta, il Centro cardiologico Monzino di Milano e l'Azienda ospedaliera S. Andrea di Roma.

Garanti.

Ma da chi viene garantita la selezione? Chi l'ha decisa e con quali criteri? A spiegarlo è Walter Ricciardi, direttore del dipartimento di Sanità pubblica dell'Università Cattolica-Policlinico Gemelli e coordinatore del team di ricerca.

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