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Educazione sessuale ai bambini, fallisce il blitz del M5S

La maggioranza boccia un emendamento per insegnare l'educazione affettiva e sessuale nelle scuole elementari e medie. Bagarre in Aula. Bonelli (Verdi): Ascari: "Non siamo a Kabul"

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Blitz del Movimento 5 Stelle che, con i lavori in corso per il disegno di legge contro la violenza sulle donne, ha tentato di introdurre l'educazione sessuale nelle scuole nel primo e nel secondo ciclo di istruzione (elementari e medie). In particolare nell'emendamento pentastellato si prevedeva di finanziare interventi "a favore dell’insegnamento dell’educazione affettiva e sessuale... finalizzato alla crescita e alla maturazione psicoaffettiva e socio relazionale delle alunne e degli alunni".

Ne è nato uno scontro verbale molto intenso, in aula, in fase di discussione degli emendamenti. In particolare gli animi si sono infiammati dopo l'intervento del deputato leghista Rossano Sasso: "Vorrei dire alla sinistra e in particolare al M5S che fino a fine legislatura noi faremo muro contro quella che definisco una nefandezza", inserire l'educazione sessuale nelle scuole "per i bambini fino a 6 anni". E ancora: "Il 25 settembre dello scorso anno abbiamo vinto noi le elezioni e legiferiamo noi. Voi potete decidere se votare insieme a noi ma non inserendo l'educazione sessuale". Ed ha concluso: "Se il Pd, le sinistre i 5 Stelle intendono fare educazione sessuali liberi di farlo nelle loro sedi di partito. Vediamo quanti mamma e papà porteranno i loro figli".

Immediata la replica del M5S:"Il collega Sasso, che tra l’altro è stato anche sottosegretario all’istruzione - dice la deputata Stefania Ascari - ha definito una nefandezza il mio emendamento al disegno di legge sulla violenza sulle donne in cui si proponeva l’introduzione dell’educazione affettiva e sessuale nelle scuole. Tutto questo è inaccettabile, sia nel merito che nel metodo".

Poi è entrata nel merito della proposta, con alcune puntualizzazioni: "Gli insegnanti ci dicono che già a 10-11 anni i bambini accedono ai siti porno e lì scoprono il sesso condividendo immagini e video con gli altri. Tra i 14 e i 17 anni quasi un ragazzo su due guarda online video porno che promuovono una sessualità violenta e abusante. I ragazzi e le ragazze arrivano all’adolescenza bombardati da falsi messaggi e incapaci di costruire una relazione sana". Ascari conclude sottolineando che "fare educazione affettiva e sessuale sin dalla scuola primaria significa parlare di corpi e di relazioni, di amore e sentimenti con un linguaggio adatto all’età costruendo una cultura del consenso e del rispetto dell’altro".

Per stigmatizzare la reazione dell'esponente leghista sono intervenuti altri esponenti dell'opposizione. Angelo Bonelli (portavoce dei Verdi), Anna Laura Orrico (M5s) e Marco Furfaro (Pd) sono intervenuti per contestare la definizione di "degradante" riferita agli emendamenti."Trovo intollerabile - ha detto Bonelli - che un deputato definisca un emendamento dell’opposizione una nefandezza. È inaccettabile, è volgare, lei non si può permettere, non siamo a Kabul, siamo in Italia e c’è la democrazia".

Ma anche nel centrodestra c'è chi non ha gradito le parole di Sasso: "Era già noto a tutti, tranne che a qualcuno, che l’orientamento politico sul tema dell’educazione sessuale nelle scuole non era quello di inserirlo in questo provvedimento, ma di mantenerlo come impegno reciproco tra tutte le forze politiche ad approfondire il tema in un’altra occasione", ha detto il parlamentare di Fratelli d’Italia e presidente della commissione Giustizia di Montecitorio, Ciro Maschio. "Questo rende ancora più fuori luogo, fuori contesto, nel merito, oltre che nello stile, l’intervento del collega Sasso dal quale, come presidente della commissione Giustizia e come relatore del provvedimento, mi dissocio completamente". Dopo essersi dissociato dal collega di maggioranza Maschio ha però invitato a ritirare l'emendamento, e quelli simili, pena il suo parere contrario. Chiarendo che il tema (in questione) sarà affrontato in altre occasioni. Le opposizioni si sono rifiutate di ritirare gli emendamenti, che sono stati bocciati.

Il deputato Riccardo Ricciardi, vicepresidente del gruppo M5S, afferma che sui social gira un video in cui si vede un bambino "che inizia a gattonare e si sente il padre che lo riprende commentando i gesti del figlio come se fosse un atto sessuale. Da chi riceverà la sua educazione affettiva e sessuale questo bambino? Da quel padre che ha fatto quel video e lo mette in rete. Allora, bisogna capire che questo non è un argomento divisivo, come ha detto una collega della maggioranza, è fondamentale per prevenire la violenza di genere. Quando interveniamo sui ragazzi, a 16 o 20 anni? Se la maggioranza non lo capisce diventa responsabile, anche inconsapevole, di certi episodi che accadono​.

Mi rivolgo ai tanti colleghi della maggioranza che non condividono le parole di Sasso, so che ci sono: abbiate un sussulto di dignità, dite sì all’educazione affettiva e sessuale nelle scuole, lasciate perdere certe affermazioni da trogloditi".

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