Io credevo che «gli esodati» fosse il titolo di una nuova trasmissione olocaustica di Gad Lerner, invece scopro che è solo il mio vicino di casa andato in pensione troppo presto e comincio a guardarlo storto, come un esodato, sta a vedere che mi attacca qualche malattia.Il problema è che ogni giorno ci si sveglia e c’è una parola nuova, un neologismo, un inglesismo, un francesismo, che tutti commentano come se fosse vecchissima, come se ricorresse nelle conversazioni da anni, perché ai luoghi comuni ormai ci si adegua prestissimo e diventano all’istante loghi comuni.
L’«austerity», per esempio, ormai sappiamo tutti cos’è, ma poi quando meno te l’aspetti,in mezzo a un articolo, saltano fuori paroline come «credit crunch» o «spending review», e la più usata, «beauty contest», che se uno non la capisce cerca di tradurre alla meno peggio: contest è gara, beauty è bellezza, sarà una gara di bellezza, una specie di Miss Italia internazionale. Finché non leggi un titolo che dice «Passera: stop al Beauty Contest», e allora pensi che se avevi tradotto bene, senza passera sarà un concorso gay.
Tengono duro i modelli, a cominciare da quelli della Fiat, con spreco molto sospettoso dell’aggettivo «nuovo», per cui tra la nuova Bravo, la nuova Punto, la nuova Panda, la nuova Cinquecento, hai sempre l’impressione che ti vogliano vendere un macinino travestito, e poi si chiedono perché la Fiat va male, con questa patologica mancanza di idee, fino al paradosso della Fiat Idea. Inoltre capisco, ormai i nomi Fiat suscitano talmente noia che qualsiasi nome, associato a Fiat, fa sbadigliare.
Ma peggio dei modelli Fiat non demordono i modelli elettorali: il modello tedesco, il modello spagnolo, il modello francese. Sebbene, a parte Angelo Panebianco, nessuno sa bene come funzionino, ma l’importante è dichiararsi contro il Porcellum, che anche lì un giorno qualcuno chiamò in questo modo, sostituendolo al Mattarellum, e non abbiamo più smesso.
I No Tav sono diventati talmente una griffe che a forza di ripeterla si confondono perfino gli stessi No Tav:così Paolo Flores D’Arcais da Lilli Gruber si è dichiarato «contro i treni No Tav» e però a pensarci potrebbe essere una soluzione per sistemare le cose una volta per tutte, finire la Tav e promettere di farci passare solo treni marchiati No Tav.
In politica un tempo erano tutti «liberali» e «democratici», oggi sono tutti «responsabili», Casini e Bersani più di tutti. Sono passate di moda le «primarie», inventate un giorno dalla sinistra italiana come se fossimo negli Stati Uniti, quando di punto in bianco tutti a parlare di primarie, finché non hanno capito che era una cavolata perché poi gli elettori ci credono davvero e non votano il già designato dal partito. In ogni caso con il governo Monti non si parla più del «berlusconismo» ma di «fine del berlusconismo», così gli antiberlusconiani possono continuare a nominare Berlusconi di nascosto.
Sulla scia dell’emulazione esterofila c’è poi la sindrome «occupy», partita dagli Stati Uniti con Occupy Wall Street . In sostanza è la solita zuppa della contestazione anticapitalista di piazza ma siamo arrivati subito anche noi, per non restare indietro, e ecco: Occupy Piazzaffari , e ok, ma c’era già il dito medio di Cattelan. Tuttavia siamo come quei bambini che continuano all’infinito a ripetere la stessa parola, e quindi Occupy Scampia , Occupy perfino Sanremo, Occupy tutto.
Non nomino lo spread, per carità, ormai non è più solo il differenziale tra il rendimento dei titoli italiani e quelli tedeschi e lo si usa per qualsiasi cosa, Monti perfino per indicare i dissensi in parlamento, dove pertanto ultimamente «aumenta lo spread tra i partiti», e allora io, per essere moderno e al contempo tecnico, lo spread lo uso e getto perfino a letto: «Tesoro,
potresti aumentare leggermente lo spread così magari facciamo l’amore?». Ecco, invece l’espressione«fare l’amore»deve averla inventata un vero genio, per rispondere alle donne quando ti recriminano di voler solo fare sesso.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.