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Finanziamenti ai partiti, arriva il ddl dei tre segretari: accordo sulla riforma vicino

Iniziativa legislativa di Alfano, Bersani e Casini. Il nuovo testo era stato presentato sotto forma di emendamento al dl fiscale. Ma è stato respinto da Fini

Finanziamenti ai partiti, arriva il ddl dei tre segretari: accordo sulla riforma vicino

L'emendamento che contiene le misure per la trasparenza dei bilanci dei partiti, presentato dal relatore Gianfranco Conte al decreto fiscale, è stato considerato inammissibile. Tuttavia il capogruppo del Pd in commissione Affari Costituzionali Gianclaudio Bressa ha già fatto sapere che è stata depositato un disegno di legge che contiene le misure sulla trasparenza dei bilanci dei partiti messo a punto nel vertice di maggioranza di ieri. "Abbiamo detto di 'no' al decreto - ha spiegato Bressa - perché vogliamo l’iniziativa parlamentare".

Secondo fonti parlamentari vicine alla presidenza della Camera, l'emendamento è stato ritenuto inammissibile da Gianfranco Fini dal momento che non c'era stata l’unanimità di tutte le forze politiche: La Lega Nord e l'Idv si erano, infatti dette contrarie. Il Pdl, il Terzo Polo e i democratici sono subito corsi ai ripari. Tanto che è stato presentata una proposta di legge a firma Angelino Alfano, Pier Luigi Bersani e Pier Ferdinando Casini che potrebbe ottenere il via libera in tempi rapidi con l’assegnazione in commissione in sede legislativa. Le stesse fonti hanno spiegato che, nella lettera inviata ai gruppi parlamentari, Fini avrebbe motivato l'inammissibilità dell’emendamento predisposto oggi dai relatori al decreto in quanto essendo una materia "estranea" al dl in esame, per essere ammesso è appunto necessaria l’unanimità di tutti i gruppi.

Una volta presentato il disegno di legge firmata da ABC, il capogruppo del Pdl aMontecitorio, Fabrizio Cicchitto, ha ipotizzato la via per trovare una soluzione per le norme sul finanziamento dei partiti. "A questo punto - ha spiegato Cicchitto - l'unica strada è la presentazione di un disegno di legge alla commissione Affari costituzionali puntando a farlo approvare in via legislativa". Anche il capogruppo Pd alla Camera, Dario Franceschini, ha sottolineato che la volontà dei gruppi era quella di fare entrare in vigore, attraverso l’emendamento al decreto, la norma "in tempi brevissimi".

In nome di questo stesso obiettivo, spiega Franceschini, è stato trovato l'accordo fra i gruppi che sostengono il premier Mario Monti.

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