Flop P4, i pm assolvono il generale Adinolfi: chiesta l'archiviazione

Ricordate il caso P4 e le intercettazioni a valanga finite sui giornali? Una bufala

Flop P4, i pm assolvono il generale Adinolfi: chiesta l'archiviazione

Ricordate il caso P4? Le intercettazioni a valanga finite sui giornali, le ricostruzioni da spy story di quella che doveva essere la madre di tutte le inchieste, con quel mix di intrighi, logge segrete, e servizi of course deviati tutti insieme appassionatamente? Bene, è una bufala. O meglio, è una bufala la tranche che nel 2011 scosse sino alle fondamenta la Guardia di Finanza, con l'indagine sull'allora capo di Stato maggiore Michele Adinolfi, accusato di aver rivelato l'esistenza dell'inchiesta napoletana condotta da Henry John Woodcock al presidente dell'AdnKronos Pippo Marra in maniera che fosse avvertito l'uomo di punta della presunta loggia segreta, Luigi Bisignani. I pm di Roma, cui il caso è stato trasferito nel 2011 da Napoli, hanno chiesto l'archiviazione tanto per l'alto ufficiale tanto per Marra. Per l'accusa, dunque, non ci fu rivelazione di segreto d'ufficio. Anzi, non ci fu proprio il reato visto che la cena in cui si sarebbe parlato dell'inchiesta, raccontata dall'ex braccio destro del ministro Tremonti poi finito nei guai, Marco Milanese, avvenne sì, ma in un periodo in cui il caso P4 non esisteva neanche nella mente dei pm partenopei. Dunque, una bufala. L'ennesimo flop di un'inchiesta che sembrava una bomba e che invece si è rivelata un timido petardo. Anche nella sua tranche principale, visto che Bisignani, l'uomo chiave del presunto intrigo, è stato condannato, col patteggiamento, ad appena un anno e mezzo. L'unico capitolo ancora in piedi è quello che riguarda l'ex deputato ed ex magistrato Alfonso Papa, il processo è in corso a Napoli. Cadendo, a Roma, anche il filone della rivelazione del segreto d'ufficio a carico del generale Adinolfi e di Marra, in pratica non rimane più nulla. Al centro del filone romano, una cena, nella foresteria dell'agenzia di stampa AdnKronos. Secondo Marco Milanese, che l'ha raccontata, il generale Adinolfi avrebbe detto a Marra di avvisare Bisignani dell'indagine in corso su di lui. Bugia, hanno sempre sostenuto l'alto ufficiale e Marra. Perché ci fu sì una cena come quella descritta da Milanese, ma a dicembre del 2009, ben prima dell'inchiesta. Dunque, non poteva esserci alcuna rivelazione.

La tesi e le prove addotte - l'alto ufficiale ha prodotto una lunga memoria difensiva – devono aver convinto il pm di Roma Laura Condemi, che infatti ha chiesto l'archiviazione. «Attendiamo fiduciosi – dice il difensore del generale Adinolfi, l'avvocato Enzo Musco – che il giudice voglia archiviare e chiudere una volta per tutte questa storia».

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