Fratelli d'Italia alle primarie: basta premier dall'alto

La Russa: "È una chiamata alle armi per la destra, puntiamo sulla Meloni"

Fratelli d'Italia alle primarie: basta premier dall'alto

Roma - L'ambizione principale è di portare almeno 250mila persone a esprimere la propria opinione non solo sul simbolo da apporre nella schede delle prossime elezioni europee ma anche di dare un'indicazione precisa su alcuni temi di fondo che il nuovo fronte composto da Fratelli d'Italia e partiti affini si impegnerà nei prossimi mesi a difendere e imporre all'agenda politica. «Intanto - spiega Ignazio La Russa - non vogliamo prendere in giro la gente. Il nostro candidato sarà Giorgia Meloni. Non organizziamo delle finte consultazioni popolari per mostrare che il candidato è scelto dalla base, quando non è così». Le primarie di Fratelli d'Italia sfruttano un'organizzazione capillare: oltre 700 seggi sparsi in tutta Italia.
Con una coincidenza che fa sorridere. Di un riso amaro, però. «Noi chiamiamo per la prima volta il popolo della destra al metodo delle primarie - commenta ironico La Russa - proprio nei giorni in cui nasce l'ennesimo governo imposto dai poteri forti e certo non scelto dai cittadini».
La prima consultazione popolare del centrodestra consentirà a iscritti e simpatizzanti del movimento di votare il presidente nazionale, il nuovo simbolo (otto quelli in lizza) e i 3.150 «grandi elettori» delegati al congresso nazionale di Fiuggi dell'8 e 9 marzo. Tra i quesiti presenti sulla scheda spiccano quelli sulla possibilità per l'Italia di uscire dall'euro e quello sull'elezione diretta del capo dello Stato. Francesco Storace, leader della Destra, voterà oggi a Terni, dove è chiamato a partecipare a una manifestazione promossa dal suo partito. Quello di Storace è un segno di apertura politica e un auspicio sul percorso unificatore delle varie anime degli ex An.
Gli iscritti a di Fratelli d'Italia possono votare gratuitamente, mentre i non iscritti dovranno versare un contributo minimo di 2 euro e sottoscrivere il manifesto politico del movimento. «Ci sembrava giusto - spiega La Russa - allargare la consultazione anche ai non iscritti. Ovviamente però si tratterà di persone che sono disposte a sottoscrivere pubblicamente il loro appoggio al nostro movimento».

Insomma a 20 anni di distanza può risorgere lo spirito di Fiuggi. Dalle urne di queste primarie verrà fuori il nuovo simbolo che potrebbe risultare determinate - come sono in molti ad augurarsi - quale fattore di unificazione della destra italiana.

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