Carlo Giovanardi non crede che Stefano Cucchi sia stato picchiato dagli agenti che lo tenevano in custodia: "Tutte le perizie arrivano alla conclusione che non c’è nessuna relazione tra la morte di Cucchi ed eventuali percosse subite, sostiene il politico, "Cucchi era stato ricoverato in ospedale precedentemente 17 volte per percosse, lesioni e fratture subite dai suoi amici spacciatori".
Secondo Giovanardi, insomma, i poliziotti sono stati "massacrati da quattro anni perché dappertutto è stato detto che lui è stato massacrato di botte e il processo invece sta dimostrando il rovescio, cioè che è morto perché era debole, aveva una serie di patologie. Ha fatto lo sciopero della fame e i medici invece di curarlo l’hanno lasciato morire prendendo per buona la volontà di una persona che non sapeva gestirsi".
Una vicenda che ora però permette, sempre a parere dell'ex ministro, alla sorella Ilaria Cucchi di candidarsi con Rivoluzione civile: "Come succede sempre in Italia su fatti come questi, si costruisce una carriera politica e la sorella è diventata capolista di un partito. Era evidente che sarebbe finita così. Suo fratello è una vittima, era una persona malata, ha tentato più volte di recuperarsi, ha avuto una vita difficile da tossico e spacciatore.
Ma da questo alla Provincia di Roma che gli voleva intitolare le scuole come se fosse un esempio ai giovani, non ci sto. È come con Carlo Giuliani: certo Giuliani è una vittima, poveretto. Ma si possono intitolare a lui le sale del Parlamento? Io dico no, perchè quando è morto stava per ammazzare tre carabinieri".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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