Grillo scherza con euro e governo

Il leader chiede un referendum online sulla moneta unica

Grillo scherza con euro e governo

Sì al governissimo. Anzi no. Beppe Grillo dice (o gli fanno dire) tutto e il contrario di tutto. Colpa di un'intervista rilasciata al settimanale tedesco Focus, visto che come si sa il comico genovese snobba i media nazionali e sembra fidarsi solo di quelli stranieri. Che però ogni tanto gli riservano qualche cattiva sorpresa. L'anticipazione dell'articolo infatti dà adito a un misunderstanding che per qualche ora squarcia le nuvole all'orizzonte della politica italiana: «Se Bersani e Berlusconi proponessero l'immediata modifica della legge elettorale, la cancellazione dei rimborsi elettorali e la durata massima di due legislature per ogni parlamentare, sosterremmo ovviamente subito un governo del genere». Un'affermazione che i siti italiani interpretano come un ammorbidimento delle posizioni del Movimento 5 Stelle: «Grillo: Ok a governo Pd-Pdl, per legge elettorale e tagli», titola semplicisticamente repubblica.it. Peccato che la frase successiva dell'intervista smonti tutto: «Ma Pd e Pdl non lo faranno mai, stanno solo bluffando per guadagnare tempo». E se esistesse ancora qualche dubbio, arriva un post sul blog beppegrillo.it: «Per quanto mi riguarda, lo ripeto per l'ultima volta, il M5S non darà la fiducia a nessun governo (tanto meno a un governo Pd-Pdl), ma voterà legge per legge in accordo con il suo programma».

A un altro giornale tedesco, la Bild am Sonntag, in un'intervista che esce oggi, Grillo smonta in parte l'immagine di antieuropeista viscerale: «Sono un convinto europeo - dice anzi -. Sono per una votazione online sull'euro, voglio un'Europa unita che sia moderna, parli una lingua comune e non undici diverse come nel Parlamento europeo». Nella chiacchierata con Andrea D'Addio e Katharina Windmaisser Grillo rivela che se diventasse premier «farei ricomprare all'Italia i suoi titoli di Stato da Paesi come Francia e Germania e contratterei nuovamente il tasso d'interesse», assicura che «vuole portare gli onesti ai vertici del Paese, com'è in Europa, ma non in Italia» e riserva le solite bastonate alla politica tradizionale, in particolare al premier uscente: «Monti non ha fatto vere politiche di risparmio. Invece di togliere ai privilegiati, per primi ai politici, si è servito coi risparmi delle famiglie che ora non sanno più come andare avanti senza soldi. Una cosa simile può essere per il bene dell'Italia? E dell'Europa?».

Infine una considerazione tra l'amaro e l'apocalittico: «In verità l'Italia è persa da tempo. In un anno non avremo più soldi per pagare le pensioni e gli stipendi dei dipendenti pubblici. Non c'è più molto da salvare». Sul blog di Grillo il nemico di giornata è invece Nichi Vendola, che secondo il comico si sarebbe «ingrillato»: «Sembra un'altra persona. Ha un rinnovato linguaggio, comunque sempre variegato, e adopera inusitate e pittoresche proposizioni verso il M5S. Vendola ci ama: “Grillo non è un fantasma per il quale bisogna convocare l'esorcista, è un nostro interlocutore, un interlocutore necessario”». Peccato che il 20 febbraio il leader di Sel a La7 spiegava: «Grillo è un populista di piazza, il virtuoso della demolizione ma chi ricostruirà il Paese? Grillo è un'evoluzione di Berlusconi».

Per il resto il sabato di Grillo è trascorso in una specie di relax nella sua villa di Marina di Bibbona, sul litorale toscano. Anche ieri il comico ha sbeffeggiato i fotografi che lo assediano mostrandosi interamente incappucciato. «Siamo prigionieri», ha detto lo scrittore Stefano Benni, amico e compagno di esilio balneare assieme ad altri stretti collaboratori del leader di M5S.

A corto di notizie i cronisti si sono accontentati dell'arrivo della moglie Parvin e del menu cucinato e portato dall'amico ristoratore Sauro: polpo con le patate e baccalà alla livornese. Qui si fa l'Italia e si mangia.

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