Infermiera romena morta dopo un pugno L’aggressore condannato a 9 anni di carcere

Infermiera romena morta dopo un pugno L’aggressore condannato a 9 anni di carcere

È stato condannato a nove anni di carcere per omicidio preterintenzionale Alessio Burtone, il giovane romano che l’8 ottobre del 2010 nella stazione Anagnina della metropolitana di Roma aveva sferrato un pugno, dopo un litigio al bar, all’infermiera rumena Maricica Hahaianu. Dopo essere stata colpita, la donna era caduta pesantemente a terra ed era morta in ospedale qualche giorno dopo. Burtone era stato individuato grazie a una telecamera di sicurezza che aveva ripreso la scena. «In appello cercheremo di ridurre la pena - ha detto il difensore di Burtone, Fabrizio Gallo - . I giudici non hanno avuto il coraggio di concedere l’attenuante della provocazione. Il mio assistito non voleva uccidere e questo lo hanno capito tutti nel processo».

«La corte - ha concluso l’avvocato - non ha avuto il coraggio di riconoscere il reato di lesioni gravi. È stato mantenuto l’impianto accusatorio iniziale. Ma alla famiglia ho spiegato che anche in quel caso la condanna poteva arrivare fino a 12 anni».

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