Il podio

Lagioia piangente, le ansie degli ecoteppisti, la martire Lucia: ecco il podio dei peggiori

Il direttore del Salone del Libro prende le parti dei violenti che zittiscono la Roccella. Ultima Generazione insozza il Paese. E la Annunziata che gioca a fare la martire. Ecco i peggiori della settimana

Lagioia piangente, le ansie degli ecoteppisti, la martire Lucia Annunziata: ecco il podio dei peggiori

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Lagioia piangente, le ansie degli ecoteppisti, la martire Lucia Annunziata: ecco il podio dei peggiori

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Settimana difficile. Vanno fatte delle scelte... perché di personaggi da Podio ce ne sono davvero tanti. Difficile, per esempio, non "premiare" il professorone Tomaso Montanari, che a La7 se ne è uscito dicendo che "la destra riscopre il fascino del sangue", o Luciana Littizzetto che nell'ultima puntata di Che tempo che fa ha piagnucolato per l'addio dell'amico Fabio Fazio da viale Mazzini. E che dire del senatore Marco Grimaldi? Dopo aver definito "espatriati" i terroristi rossi fuggiti in Francia, ha votato contro il ricorso alla Corte europea dei diritti dell'uomo insieme a Soumahoro, Bonelli e Fratoianni. Anche questi che vogliono gli assassini in libertà meriterebbero una medaglia. Però...

Però, c'è chi è riuscito a fare addirittura peggio. Come Nicola Lagioia, direttore (uscente) del Salone del Libro. Ecco: lui si becca il terzo posto sul podio dei peggiori di questa settimana. Non solo non ha difeso il ministro per le Pari opportunità Eugenia Roccella, ma ha addirittura giustificato quei quattro disperati antidemocratici che hanno occupato la sala. Ha detto che le contestazioni, per una divisiva come la Roccella, "vanno messe in conto". Per lui il diritto di espressione è un optional che può essere calpestato. Salvo poi "piangere" quando la deputata di FdI Augusta Motaruli lo inchioda alle sue colpe.

Purtroppo, a sinistra, Lagioia non è stato l'unico a voltare le spalle alla Roccella e a ribaltare la frittata attaccando la Montaruli. Da Elly Schlein a Roberto Saviano, da Selvaggia Lucarelli a Chiara Appendino, sono scesi tutti in campo al fianco delle eco-femministe. Michela Murgia, poi, ne ha sparata una più grossa del solito teorizzando il diritto alla censura. "Se quello che tu hai fatto ha reso la mia vita peggiore - è stato il suo ragionamento - io non ti lascio parlare".

Un'assurdità, quella della Murgia, intrisa di ideologia e piuttosto pericolosa. Ma ce ne stupiamo ancora? A sinistra, dopo tutto, stanno sempre dalla parte sbagliata. Coi ribelli del Salone del Libro come con gli ecoteppisti di Ultima Generazione che vanno in giro a insozzare le nostre città. Solo nell'ultima settimana hanno colpito prima la Fontana di Trevi, poi il Senato e, infine, la Barcaccia di piazza di Spagna. E in tv ci tocca pure sorbirci i deliri di gente come Diletta Bellotti che su Instagram si definisce eco-tempista e che dice di soffrire di eco-ansie: "Sono anni, ormai, che faccio quasi tutti i giorni sogni legati al collasso climatico e quindi, ovviamente, tutta la mia giornata è permeata di fiumi, inondazioni...". Verrebbe da riderle in faccia, se non fosse seria. Per tutto questo e per molto altro, che per esigenze di spazio non elenchiamo, questi si beccano il secondo posto. E con loro pure i dem e i grillini che li giustificano. Viene da chiedersi cosa serve a questi ultimi per aprire gli occhi. Un recente blitz contro il braccio tedesco di Ultima generazione ha svelato il piano per colpire l'oleodotto di Trieste. Altro che attivisti, questi sono terroristi! E come tali andrebbero trattati.

Al primo posto svetta Lucia Annunziata. Fatte le nomine in Rai, si è licenziata in polemica con il governo Meloni. "Non ci sono le condizioni per una collaborazione", ha scritto nella lettera inviata all'ad Roberto Sergio. "Non intendo avviarmi sulla strada di una permanente conflittualità interna sul lavoro". A parte che lo spoil system è sempre esistito... anziché fare la sceneggiata, avrebbe potuto benissimo tenersi la trasmissione e continuare a dire la sua, come ha sempre fatto. Invece ha deciso di giocare a fare la martire. Esattamente come Fabio Fazio! Lui ha portato a casa un contratto pluriennale sulla Nove, lei chissà! Dicono che lo scopriremo presto, quando presenteranno le liste del Pd alle prossime elezioni europee. Ma sono solo malelingue..

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