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L'appalto alla ditta neonata nella Campania di De Luca

Commessa da 8 milioni a una società costituita solo 22 giorni prima dell’offerta. E parte l’esposto ai pm

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Nella Campania dei «miracoli» dello sceriffo Vincenzo De Luca non esistono missioni impossibili. Capita anche che una società, nata da 22 giorni, si aggiudichi un appalto dal valore di 8 milioni di euro. Un record. Le risposte sono due: fenomeni dell’imprenditoria oppure semplicemente fortuna. In entrambi casi, l’intreccio politico-immobiliare merita di essere raccontato. Le date sono fondamentali per addentrarsi in una storia dove si mescolano fiumi di denaro pubblico e manager vicini al Pd.
La prima data da cerchiare in rosso è l’11 marzo del 2022: Soresa, la più grande società partecipata della Regione Campania, che ha in pancia la cassaforte della spesa sanitaria, avvia un’indagine di mercato per individuare la nuova sede. L’immobile, da fittare, dovrà ospitare uffici e sede di rappresentanza.
L’operazione è coordinata dal direttore generale di Soresa, Alessandro Di Bello, un manager pugliese piazzato da De Luca al vertice della società regionale. Di Bello è considerato un fedelissimo del governatore della Puglia Michele Emiliano (la cui affinità politica con De Luca è ben nota) ed è stato alla guida di Innovapuglia, società sotto il controllo della Regione Puglia. Durante gli anni pugliesi è finito in un’indagine della Gdf su un giro di appalti pilotati alla Regione e sai Consorzi di bonifica. Acqua passata.
La seconda data da centrare è il 16 giugno 2022; il direttore Di Bello completa l’indagine di mercato e invita, con trattativa privata, la società Fortower srl a presentare un’offerta per la concessione di un immobile in fitto dove dislocare gli uffici di Soresa.
La procedura si concluderà il 10 ottobre 2022 con la stipula del contratto tra Fortower srl e Soresa per il fitto dell’immobile. Il valore del contratto è pari a 8 milioni di euro. Soresa verserà nella casse di Fortower un canone annuo di 682.281,60. La durata del contratto è di 6 anni, rinnovabile per altri sei. Tutto alla luce del sole.
C’è però la terza data che rende la storia singolare: il 25 maggio 2022, il giorno in cui (come si evince dalla visura camerale) è nata la società Fortower che poi si è aggiudicata l’appalto da 8 milioni da 8 euro il 16 giugno. Tutto in 22 giorni.
Fortower è stata costituita appena 22 giorni prima di aggiudicarsi l’appalto. E soprattutto dopo che Soresa aveva avviato l’indagine di mercato.
C’è un altro elemento che rende l’intreccio misterioso: quando la società è stata invitata da Soresa a presentare l’offerta non era proprietaria dell’immobile che poi sarà concesso in fitto. L’acquisto dell’immobile è stato registrato il 2 agosto 2022 (atto per Notaio Branca di Napoli) e trascritto l’8 agosto 2022.
Tant’è che le condizioni fatiscenti hanno impedito l’immediato trasloco della sede Soresa nel nuovo immobile.
In sintesi, quando Soresa avvia la ricerca dell’immobile, la società che poi si aggiudicherà l’appalto da 8 milioni di euro non esisteva e l’immobile che poi sarà fittato era un fantasma. Non sono fantasmi, invece, i due imprenditori capaci di realizzare un’operazione geniale: Eduardo Babuscio, originario di Castelvetere in Val Fortore, provincia di Benevento, e Rossella Raiola, già ceo della società di costruzioni Icg2, molto quotata negli appalti pubblici. C’è un quarto protagonista della storia: l’ex deputato Marcello Taglialatela che ha presentato un esposto nelle mani dei magistrati napoletani.

Ad oggi nessun segnale dalla Procura napoletana.

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